Il neonato comitato Cittadini Ponti Paderno annuncia anche una raccolta firme
Il secco no all’ipotesi di un nuovo ponte stradale a fianco del San Michele e del nuovo ponte ferroviario
PADERNO – “Difendiamo il nostro ambiente e la nostra salute”: è lo slogan del comitato Cittadini Ponti Paderno d’Adda nato in questi giorni con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la costruzione di un nuovo ponte ferroviario e contrastare la programmazione e realizzazione di un terzo ponte per il traffico su gomma (anche pesante) nelle vicinanze dell’esistente San Michele sempre nel territorio di Paderno D’adda.
Il neonato Comitato, nato a pochi giorni di distanza dall’incontro di settimana scorsa in Regione nel corso del quale è emersa ancora una volta in maniera ancora più decisa la distanza tra l’amministrazione comunale di Paderno e quella di Calusco (ne abbiamo parlato in quest’articolo) sta diffondendo in questi giorni un volantino per le vie del paese a cui seguirà una raccolta firme.

Nel documento il Comitato ripercorre la ultime vicende relative al ponte San Michele, infrastruttura che Rfi, che ne è proprietaria, vorrebbe chiedere al traffico ferroviario e stradale entro il 2030, lasciandolo percorribile solo a pedoni e ciclisti. Un ultimatum che ha accelerato le discussioni in merito alla realizzazione di una nuova struttura destinata a sostituire il ponte di fine Ottocento con Rfi pronta ad assumersi l’onere della progettazione a patto di realizzare due ponti distinti, uno riservato alla circolazione su ferro, l’altra a quella su gomma, senza limiti anche per i mezzi pesanti. Un’ipotesi che ha visto fortemente contraria l’amministrazione di Paderno (e le limitrofe di Verderio e Robbiate) preoccupate per l’impatto paesaggistico e quello sul traffico che un nuovo collegamento a scavalco sull’Adda potrà portare.
Argomentazioni riprese dal Comitato: “Questo ulteriore ponte, oltre a deturpare definitivamente un ambiente unico, di grande bellezza naturale e con vincoli ambientali, andrebbe a stravolgere in maniera inaccettabile la vita di chi abita nelle zone di Paderno comprese tra il Mulino Colombo, Cascina Assunta e Via Festini oltre a generare un traffico insostenibile per tutto il paese e per i vicini comuni di Robbiate, Merate, Verderio, Cornate e per il territorio tutto”.
Da qui la richiesta tranchant: “Chiediamo che questo progetto venga rifiutato e vengano trovate soluzioni alternative che tengano in primaria considerazione la vivibilità dei cittadini coinvolti e la salubrità del nostro territorio già fin troppo compromesso”. Non solo, ma il comitato chiede con forza che “qualsivoglia progetto di attraversamento dell’Adda veda il coinvolgimento dei cittadini di Paderno D’Adda”.

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