Olgiate, alla casa Famiglia al via la fase 2: incontri a distanza tra ospiti e un parente

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La direzione della Rsa: “Un abbraccio, anche se virtuale, conta talvolta più delle medicine”

L’iniziativa ha ricevuto il via libera dei medici e avviene nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale

 

OLGIATE – Un lento ma graduale ritorno verso la normalità che deve necessariamente passare, anche dalla possibilità, seppure a distanza di sicurezza, di riabbracciare virtualmente i propri cari. La Casa Famiglia di Sodalitas ha dato avvio, da mercoledì previa comunicazione e assenso dell’amministrazione comunale, alla cosiddetta fase 2 grazie alla quale i parenti degli ospiti hanno potuto iniziare ad incontrare i propri cari.

“Si tratta di un’iniziativa che avviene  previo consenso dei medici, e  naturalmente all’esterno della struttura nel rigoroso rispetto delle norme (distanza di almeno 2 metri, guanti e mascherine). Le famiglie dei nostri residenti appena informate di questa possibilità, si sono dette subito entusiaste – fanno sapere dalla direzione della struttura di via Aldo Moro – . E’ stato un bel messaggio per loro ma anche per la nostra struttura e i suoi operatori. Un segnale di fiducia verso il futuro”.

Da qui la definizione di un’agenda ben scaglionata con visite della durata di non più di mezz’ora, spalmate durante l’arco della giornata, o comunque, svolte in ambienti esterni dove  la distanza tra ospiti e famigliari è oltremodo garantita.

“Stiamo raccogliendo i diversi appuntamenti e non andiamo mai oltre le cinque visite giornaliere e considerato il clima ormai primaverile, sfruttiamo al meglio gli ampi spazi all’aperto di cui è dotata la nostra Casa Famiglia. Proseguiremo con queste modalità anche nei prossimi giorni”.

Chiusa alle visite esterne dal 22 febbraio, messa a dura prova dall’aggressività del virus con numerosi ospiti purtroppo morti nelle scorse settimane, la casa Famiglia prova a guardare avanti. “Dopo tanto tempo pensiamo che possa davvero essere determinante ritornare a favorire una modalità di incontro, almeno visiva e a distanza: uno sguardo di affetto, un sorriso commosso, una mano che si apre a chi si vuole bene può contribuire al benessere dei residenti, a volte meglio dei farmaci, rassicurando altresì i familiari sullo stato di salute/assistenza dei propri cari che hanno espresso grande soddisfazione”.