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Il ciclo di incontri Coraggiosamente Donna è stata promossa da Officina Donna e L’altra metà del cielo
Grazie alla generosità di chi ha partecipato agli eventi verranno adottare due donne afghane attraverso il coordinamento del Cisda
OLGIATE – Si è conclusa la rassegna Coraggiosamente Donna, curata e voluta dalle volontarie e dai volontari di Officina Donna e L’altra metà del cielo, fondamentale presenza sul territorio meratese a sostegno delle donne vittime di violenza. La rassegna ha avuto il patrocinio e il contributo dei comuni di Olgiate e Calco.
Il ciclo è stato aperto il 4 novembre, con la proiezione del film “Donne senza uomini”, ambientato in Iran: un momento toccante impreziosito dalla testimonianza di due donne iraniane che hanno chiesto con forza la nostra presa di posizione verso il regime totalitario del loro paese che sta seminando terrore e morte, colpendo in modo particolare le donne.
La seconda serata ha portato al centro dell’attenzione il tema del lavoro con il film “Due giorni, una notte”. Entrambi i film sono stati proiettati presso la sala parrocchiale di Olgiate.
Il terzo evento, promosso nella sala parrocchiale di Calco, ha visto Antonetta Carrabs interpretare le liriche avvincenti e palpitanti della poetessa Antonia Pozzi con l’accompagnamento musicale di una grande musicista e compositrice Rossella Spinosa.
Sempre quest’ultima è stata protagonista, insieme alla bravissima voce narrante Sonia Grandis, di “Zittita”, melologo che ha concluso il ciclo di incontro, portano in scena il dolore delle donne vittime di del sopruso e di violenza.
I volontari del gruppo Officina Donna erano presenti anche domenica al mercatino di Natale di Olgiate con una vendita benefica di libri promossa nell’ambito della raccolta fondi per sostenere a distanza le martoriate donne afghane.
“Grazie alla generosità di chi ha partecipato agli eventi potremo adottare, con la cifra di 1.200 euro, due donne attraverso il coordinamento del Cisda” fanno sapere dal sodalizio, ricordando come da questa settimana ripartono, nella scuola media di Airuno e Brivio, gli incontri rivolti ai ragazzi delle tre classi, “nella certezza che l’educazione e l’informazione svolgano un ruolo fondamentale di prevenzione alla violenza di genere”.
