Olgiate, Fratangeli risponde a Gente di Pianezzo: “Insieme per migliorare viabilità e accesso al Parco”

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L’assessore chiarisce la posizione dell’amministrazione sui punti sollevati da Gente di Pianezzo

Bocciata, in base al piano di coordinamento del Parco, la richiesta di creare una circonvallazione. Da valutare l’ipotesi parcheggio sull’ex sedime ferroviario

 

OLGIATE – “Siamo impegnati a trovare soluzioni per risolvere le criticità evidenziate da Gente di Pianezzo. E ribadiamo la nostra volontà a collaborare con questa associazione come è sempre avvenuto in passato”. L’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Matteo Fratangeli risponde alle sollecitazioni avanzate nei giorni scorsi dal sodalizio guidato da Guido Torello. Dopo l’incontro, avvenuto in Municipio alcune settimane fa, l’associazione era tornata a chiedere a gran voce di salvaguardare la frazione di Pianezzo, una delle più utilizzate porte di accesso al parco, dal caos creato dalle persone che, soprattutto nel fine settimana, decidono di trascorrere momenti di relax e svago tra i boschi e i sentieri del Curone.

L’assessore Matteo Fratangeli

In particolar modo, il portavoce Torello aveva portato ad esempio le chiusure al traffico disposte dai Comuni di Montevecchia e La Valletta Brianza, ribadendo la contrarietà alla realizzazione di un parcheggio nel cuore della frazione così come previsto dal Pgt varato nel 2010. Non solo, ma per risolvere il problema del passaggio di mezzi dal centro abitato, Gente di Pianezzo ha rispolverato la proposta di realizzare una circonvallazione per bypassare il centro.

Le chiusure al traffico

Richieste a cui l’assessore Fratangeli ha risposto in maniera puntuale. “Per quanto riguarda le chiusure al traffico disposte dai comuni di Montevecchia e La Valletta Brianza, a quanto mi risulta, riguardano l’alta collina e l’area attigua a Cà del Soldato (sede del Parco). Entrambe situazioni molto diverse rispetto all’abitato di Pianezzo, trattandosi della meta dei flussi turistici e non di solo luogo di transito”. L’obiettivo è comunque quello di mettere in atto ogni soluzione possibile per alleviare la pressione sull’abitato nelle giornate di chiusura dell’accesso in auto al parco nel tratto Fornace Spiazzo confidando nella sicura collaborazione del Parco di Montevecchia.

Il parcheggio

Quanto al parcheggio, l’assessore apre alla possibilità di prevedere la realizzazione di un’area posteggio e bike sharing sul sedime ferroviario dismesso della ferrovia in sede di progetto definitivo della greenway. “Prendo atto che la soluzione prospettata del parcheggio nella sede già prevista nel Pgt non incontra il favore dei residenti. E per questo qualora dovessimo ottenere i fondi per il recupero del tracciato dismesso della ferrovia, daremo incarico al progettista di valutare la possibilità di realizzare lì un parcheggio. Del resto, come ho avuto modo di dire già al consiglio di gestione del Parco, sono anch’io convinto che non sia opportuno utilizzare le aree della Fornace e della Bomar, entrambe gravate dalla fortissima presenza di amianto, come parcheggio non è propriamente consono ai compiti dell’Ente”.

Il servizio navetta

Tra le novità, quello del servizio navetta del Parco di Montevecchia che sarà attivato nelle prossime settimane. “Ringrazio il Parco per aver accolto questa esigenza del territorio”.

Stoppata l’idea della cinconvallazione

Stoppata invece, in base all’articolo 26 del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco, la proposta di circonvallazione visto che nel Parco è ammessa la realizzazione di nuove strade e la trasformazione dei tracciati rurali esistenti solo se indispensabili per il raggiungimento di edifici residenziali o di cascine altrimenti privi di accesso o di nuclei abitativi serviti da viabilità non idonea.

L’accesso al parco: una questione da affrontare insieme

Per Fratangeli è necessario affrontare il problema con uno sguardo complessivo che punti a una diversa fruizione dei luoghi passando da una diversa offerta di mobilità. “La pressione dei visitatori durante i weekend estivi è diventata difficilmente sostenibile in alcune aree del Parco perché porta con sé, come sappiamo, un aumento considerevole del traffico veicolare che fa risaltare la mancanza di parcheggi. Le stazioni di Osnago, Cernusco, Olgiate (e Airuno per il Monte di Brianza) sono un’opportunità che dobbiamo cercare di valorizzare per convincere il visitatore a lasciare a casa l’auto e muoversi soprattutto in bicicletta lungo percorsi individuati”.

La greenway: un progetto da sostenere

L’occasione più ghiotta è data dal tracciato dismesso della ferrovia: “Penso che il recupero cicloviabilistico del sedime ferroviario dismesso possa considerarsi in questo senso un obiettivo verso cui i comuni del parco e l’Ente debbano convergere con decisione, risorse e energie; anche perché lungo questa “spina dorsale” possono integrarsi una serie di percorsi e di servizi come quello del bus navetta e delle postazioni di bike sharing”.