Olgiate, all’asta l’ex allevamento Bomar, gravato da 8mila mq di amianto

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Il 23 settembre il primo tentativo di vendita all’asta dell’ex allevamento di Pianezzo

Risale al 2015 l’ordinanza per la rimozione delle coperture in eternit

 

OLGIATE – Va all’asta l’ex allevamento Bomar. E’ fissato per il 23 settembre il primo appuntamento per cercare di vendere l’imponente unità immobiliare, ribattezzata anche la bomba ecologica del Parco del Curone per via dell’imponente presenza di amianto, stimato in circa 8mila metri quadri.

La base d’asta è di 750mila euro mentre il valore dell’intero compendio è pari, così come stabilito dalla dettagliata perizia effettuata per conto del tribunale di Lecco, in un milione e 200 euro. Difficilmente si riuscirà a vendere il lotto al primo colpo, anche se non molto tempo fa si erano palesate alcune aziende interessate a capire lo stato dell’arte di quello che una volta era un allevamento di bovini conosciuto in tutta la Brianza.

Lo puntualizza l’assessore all’Ecologia Matteo Fratangeli che dall’inizio del mandato (nel 2016) sta seguendo con attenzione la vicenda: “Ho parlato con il custode giudiziario che mi ha spiegato che nel caso l’asta dovesse andare deserta a settembre, verrà indetto un nuovo incanto dopo 3 mesi con una riduzione del 25% dell’offerta minima. La speranza è che qualche azienda possa essere interessato a rilevare questo immobile”.

Sviluppato su una superficie complessiva di 35mila metri quadrati, l’immobile, costituito da diversi capannoni, è gravato, come dicevamo, dalla grande ipoteca rappresentata dalla presenza di amianto. Nel 2015, l’allora amministrazione guidata dal sindaco Dorina Zucchi, aveva emesso un’ordinanza con cui veniva imposta la rimozione delle coperture in eternit, notevolmente deteriorate con il trascorrere del tempo.

Un vincolo, quello della bonifica dell’area, che graverà sulle spalle di chi eventualmente acquisterà l’immobile, situato nel cuore del Parco. Il Pgt in vigore vincola l’area circostante ad un ambito agricolo, imponendo, in concerto con il piano territoriale di coordinamento del arco, una generica riqualificazione ambientale che potrebbe passare anche attraverso la realizzazione di un agriturismo.

In questa direzione si era mossa, nel 2018, l’allora proprietà della Bomar, ma i progetti non solo non erano andati in porto, ma la proprietà era stata addirittura pignorata. Dopo un’attesa di circa un anno e mezzo, si è riusciti ad arrivare alla messa all’asta. “Purtroppo sono situazioni molto difficili da risolvere per i grandi Comuni, figuriamoci per uno di 6mila abitanti come Olgiate. Lecco è da anni alle prese con il problema dell’ex Leuci. La verità è che i Comuni vengono lasciati soli a fronteggiare questioni su cui sarebbe necessario un intervento di enti superiori”.