Paderno, il Prefetto di Nuoro in visita al Santuario della Rocchetta

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Piace il binomio Stallazzo – Santuario della Rocchetta, due location turistiche a pochi passi l’una dall’altra

In visita anche il prefetto di Nuoro, Anna Bruzzese che ha scritto una lettera di elogio al custode Fiorenzo Mandelli

PADERNO D’ADDA – Continua a riscuotere successo, anche in questi ultimi giorni di estate, il binomio Stallazzo – Santuario della Rocchetta. Complici anche le ultime belle giornate, le due location turistiche, situate lungo l’alzaia dell’Adda, stanno facendo registrare un buon afflusso di persone, incuriosite e interessate a conoscere la storia di questi luoghi resi celebri niente meno che dal grande Leonardo da Vinci.

Il prefetto di Nuoro con Fiorenzo Mandelli, custode del santuario della Rocchetta

Grazie alla costante apertura, alla vicinanza dei due luoghi, situati a soli 50 metri l’uno dall’altro e, soprattutto, alla passione dei volontari che ne permettono l’apertura, il Santuario della Rocchetta e lo Stallazzo continuano a ricevere visite di comitive di turisti.

Tra questi anche il prefetto di Nuoro, la dottoressa Anna Bruzzese, già viceprefetto di Genova. Colpita e riconoscente per l’accoglienza ricevuta dal custode Fiorenzo Mandelli, il prefetto della città sarda ha voluto lasciare alcune parole di ringraziamento dopo il momento trascorso alla chiesina.

Ecco il testo:

Gentilissimo Fiorenzo,
mi fa molto piacere rendere testimonianza dello speciale significato del luogo della cui promozione turistica Lei si fa  ( si può dire personalmente) carico con tanta dedizione.La Chiesetta è stata faticosamente recuperata ed è ora fruibile per tutti coloro che giungono in questa zona del parco. E’ un piccolo edificio pieno di suggestione, sia dal punto di vista religioso che dal punto di vista della location, un autentico angolo di paradiso sospeso tra le anse del fiume. Lo spirito di Leonardo da Vinci vi aleggia immutato da secoli: il genio ha sicuramente osservato questi luoghi naturali, ne ha colto la bellezza e ne ha tratto ispirazione per i suoi dipinti. Probabilmente anche ne  “La Vergine delle rocce” c’è un rimando paesaggistico. Di più: il genio ha “basato” su questi luoghi gli studi propedeutici ai noti esperimenti sullo sfruttamento delle correnti del fiume e ha progettato le famose chiuse. Chiudendo gli occhi si azzerano cinque secoli e la figura di Leonardo si materializza, aiutata anche dal Suo racconto. Voglio perciò farLe i miei complimenti. E ringraziarLa,  con l’augurio che la Chiesetta diventi l’emblema di quanto di bello e di significativo è avvenuto sul territorio che la ospita.
Un caro saluto,
Anna Bruzzese