Incontro online tra il presidente del Parco del Curone e i sindaci per parlare dell’accesso all’oasi verde brianzola
Si parte da una convenzione tra le Polizie locali di Olgiate e La Valletta. Individuata un’area per la sosta auto fuori da Pianezzo
OLGIATE – Coordinare, attraverso una convenzione tra i Comuni, i servizi di pattugliamento della Polizia locale all’interno del Parco del Curone in modo da vigilare sul rispetto del divieto di accesso alle auto (ad eccezione dei residenti e degli avventori delle aziende agricole lì presenti), il sabato pomeriggio e la domenica, nella Valle del Curone introdotto alcune settimane fa. E’ questo l’obiettivo a cui si è giunti a seguito dell’incontro virtuale che si è tenuto mercoledì sera alla presenza del presidente del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone Marco Molgora e gli amministratori di Cernusco, Olgiate e La Valletta Brianza.
Nato dall’esigenza di coordinare gli interventi da mettere in atto per concretizzare la decisione di lasciare il più possibile fuori dal Parco le auto, unendo ciascuno per la propria competenza le forze, l’appuntamento si è rivelato molto proficuo, come sottolinea il numero uno di Cascina Butto Molgora: “E’ emersa una forte volontà di collaborazione tra Comuni per gestire al meglio l’introduzione del divieto di accesso alle auto nel parco il sabato pomeriggio e la domenica”.
Una scelta presa alcune settimane fa prima che il passaggio in zona rossa riducesse già di suo sensibilmente la mobilità delle persone e che riguarda principalmente i Comuni di Olgiate Molgora e La Valletta Brianza, dal cui territorio si accede più facilmente (attraverso Pianezzo e attraverso Monte) alle zone più conosciute del Parco come Ca Soldato, Bagaggera, Valfredda e le Galbusere.
“Olgiate e La Valletta stipuleranno a breve una convenzione per fare in modo che le due Polizie locali possano intervenire su entrambi i territori effettuando i pattugliamenti ed eventuali sanzioni – continua Molgora – .Anche Merate ha dato la disponibilità a farlo mentre Cernusco effettuerà prima delle verifiche in merito. In questo modo, andremo ad affiancare all’attività delle Gev del Parco, competenti a livello sanzionatorio, solo su sentieri e aree verdi, quella della Polizia locale, titolata a intervenire su strade e parcheggi”.
Oltre che per un fattore di stretta competenza, la collaborazione tra Polizie locali permetterà anche di organizzare a turni i servizi di pattugliamento garantendo maggiori controlli.
Nel frattempo, continuano anche le interlocuzioni con i proprietari di terreni non coltivati per valutare la possibilità di creare un’ampia area per la sosta prima di entrare nell’abitato di Pianezzo, frazione “soffocata” nel fine settimana dall’accesso delle auto. “Non solo, anche Rfi ha dato una disponibilità a mettere a disposizione il vecchio sedime come posteggio temporaneo in attesa che vada avanti il progetto di recupero del vecchio tracciato ferroviario per la trasformazione in una Greenway”.
L’obiettivo finale resta quello di rendere sempre più appetibile una fruizione ecosostenibile dell’oasi verde brianzola, incentivandone la percorrenza in bici o a piedi, sfruttando anche le stazioni ferroviarie: “Potenzieremo la segnaletica sui sentieri che si snodano verso il Parco dalle stazioni di Cernusco e Osnago e organizzeremo nelle prossime settimane un piano di visite guidate da educatori ambientali alla scoperta degli angoli e dei sentieri meno conosciuti del territorio”.
Iniziative quindi che vanno a integrare il percorso portato avanti dal Comune di Montevecchia che ha già introdotto da alcuni mesi il Montevecchia pass per disciplinare l’accesso all’alta collina.
“L’emergenza Covid ha acuito il problema dell’accesso al Parco, visto che l’impossibilità di raggiungere mete più lontane ha reso più appetibile questa zona. Stiamo lavorando su più direzioni, sapendo che l’idea di organizzare un servizio navetta all’interno dell’area boschiva sarà possibile solo quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata visto le limitazioni alla capienza dei trasporti pubblici”.