“Un’altra luce, lo stesso orizzonte”: al via la raccolta fondi per l’Hospice Il Nespolo

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Hospice Nespolo
I promotori del progetto "Un'altra luce, lo stesso orizzonte" dell'Hospice Il Nespolo di Airuno

Servono 200mila euro per sostituire tutti i serramenti

L’appello alla generosità del territorio per continuare a sostenere il piccolo gioello dell’Hospice ll Nespolo, una “casa” che ha bisogno di cure

AIRUNO – Duecentomila euro: tanti ne servono per sostituire tutti i serramenti dell’Hospice ll Nespolo assicurando così un ambiente sicuro, luminoso e protetto a una struttura, nata più d 20 anni fa, diventata un emblema della capacità del territorio di fare rete, mostrando il proprio lato più solidale e generoso. E proprio al territorio guarda la nuova campagna di raccolta fondi denominata “Un’altra luce, lo stesso orizzonte” lanciata oggi, mercoledì, dalla Fabio Sassi per trovare nelle istituzioni, nelle imprese e nei semplici cittadini gli sponsor di un intervento di manutenzione straordinaria che vuole andare ben oltre il semplice maquillage.

Concessa in comodato d’uso gratuito dalla parrocchia di Airuno, l’ex canonica è diventata da 23 anni a questa parte la “casa” di chi deve rivolgersi alle cure palliative, vivendo il particolare e delicato momento del fine vita con grande dignità e assistenza qualificata.

L’hospice il Nespolo di Airuno

Far nascere l’Hospice Il Nespolo, 23 anni fa, è stato un miracolo. E un piccolo miracolo è tenerlo in vita ogni anno visto che la degenza è gratuita per gli ospiti e le spese di gestione sono coperte solo per due terzi da un contributo regionale. “Il resto, e si parla di un divario di circa 500mila euro, arriva dal territorio grazie al 5 per mille e grazie alle tante donazioni che riceviamo ogni anno” ha precisato Giancarlo Ferrario, presidente della Fabio Sassi.

Aspetti ordinari a cui ora si aggiunge la grande scommessa degli interventi di manutenzione straordinaria. “La struttura comincia a evidenzare qualche segno di usura. Bisogna quindi intervenire e partiremo dal rifacimento dei serramenti procedendo in quattro lotti. Insieme a un team di professionisti, stileremo un programma di lavori definendo priorità e necessità di intervento”.

Gli ha fatto eco la tesoriera Marisa Corradini che ha sottolineato l’apertura di un conto corrente ad hoc per la campagna di raccolta fondi: “Parteciperemo a tutti i bandi possibili per ricevere contributi e fondi”.
Emilio Zanmarchi ha ripercorso invece la nascita di questa “casa” per le cure palliative, riconoscendo al dottor Mauro Marinari la felice intuizione della necessità di creare un posto confortevole e ben assistito per dare serenità anche agli ultimi momenti. “Curare e prendersi cura delle persone è sempre stato il carattere distintivo dell’Hospice – ha detto, supportato anche da Piera Fiecchi -. Ora è la struttura che ha bisogno di essere curata: servono tanti soldi per continuare a far vivere questo miracolo”.

Una realtà in cui operano più di 200 volontari, impegnati nelle attività di assistenza degli ospiti: “Lo scorso anno abbiamo accolto 285 pazienti, di cui ormai il 40% arriva da fuori provincia, in particolar modo dal Vimercatese” ha puntualizzato Corradini -. Le giornate di degenza sono state 3.794 giornate di degenza; mentre ammontano a 896 le ore di supporto all’assistenza per malati di Sla presso la RSA Villa dei Cedri di Merate. Non solo: sono 276 le ore di supporto all’assistenza domiciliare in collaborazione con il DIFRA dell’Ospedale di Merate; 43 le persone supportate nel progetto ALM (sostegno al lutto); 132 i colloqui con familiari (sostegno al lutto); 274 presenze ad eventi di formazione per operatori sanitari (Fabio Sassi Ricerca e Formazione) e 1621 ore di formazione per volontari. Riprenderemo anche gli incontri nelle scuole con appositi momenti formativi anche per i docenti”.

La Fabio Sassi ha già accantonato una piccola cifra per poter iniziare i lavori ai serramenti: “Si procederà in modo da non andare a intaccare l’operatività della struttura. Speriamo di riuscire a chiudere lavori il più velocemente possibile” ha precisato l’architetto Giuseppe Cereda.
Il progetto prevede quattro fasi: diagnosi tecnica e progettazione, installazione dei nuovi infissi, finiture e messa in sicurezza, monitoraggio dell’efficienza raggiunta. Si tratta di un investimento non solo in termini strutturali, ma anche in qualità della vita, sostenibilità ambientale e dignità della cura.

L’intervento permetterà infatti di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, riducendo il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento, grazie a infissi ad alte prestazioni termiche. Anche il comfort acustico e visivo sarà potenziato, contribuendo a creare un’atmosfera più serena e protetta per i pazienti e i loro familiari.
Concorde nel sostenere l’importanza di questi lavori il sindaco Gianfranco Lavelli che ha rimarcato il legame forte tra l’Hospice ll Nespolo e il territorio, ricorando anche la forte esperienza vissuta come volontario

Per sostenere “Un’altra luce, lo stesso orizzonte” c’è bisogno del contributo, grande o piccolo, di tutti: è possibile effettuare una donazione tramite bonifico bancario sul conto corrente dedicato intestato all’associazione Fabio Sassi ODdv L’Iban di riferimento è IT33 U087 3551 9900 4000 0401 694. Nella causale del versamento è importante indicare: Donazione serramenti Hospice Il Nespolo.