Teleriscaldamento, gli ambientalisti a Silea: “Quali fonti rinnovabili sono previste?”

Tempo di lettura: 2 minuti
L'inceneritore di Valmadrera

Il Circolo Ilaria Alpi interroga Silea sull’unico progetto presentato per il teleriscaldamento

“Abbandonate questo assurdo progetto da 80 milioni di euro”

 

VALMADRERA – Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interroga Silea per sapere quali sono le fonti energetiche rinnovabili, non fossili, che sarebbero state individuate dalla società che ha presentato l’unico progetto per il teleriscaldamento (Varese Risorse) che riguarderebbe i comuni di Valmadrera, Lecco e Malgrate.

Gli ambientalisti lo chiedono in una lettera inviata nei giorni scorsi a Silea (mandata p.c. alla Regione Lombardia, alla Provincia di Lecco e ai Sindaci di Valmadrera, Lecco, Malgrate – questi 3 interessati dal progetto TLR – oltre che a Civate e Suello) riguardo al progetto da 80 milioni di euro per il Teleriscaldamento.

La lettera, a firma di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, contiene anche le seguenti affermazioni.

“La nostra associazione reitera la propria richiesta affinché venga abbandonato l’assurdo progetto di TLR, che avrebbe come unico scopo quello di procrastinare la vita residua del forno inceneritore di Valmadrera. Forno che invece dovrebbe essere chiuso definitivamente già nel 2024, se nel frattempo venissero programmate e attuate politiche di riduzione alla fonte dei rifiuti, ovvero interventi diretti a contenere la produzione di rifiuti indifferenziati in provincia di Lecco. Infatti mettendo in campo precise strategie di riduzione – previste oltretutto dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali come prioritarie nella gerarchia di gestione dei rifiuti – si potrebbero contenere in maniera consistente i quantitativi di rifiuti non riciclabili e/o non recuperabili prodotti nel territorio provinciale. Il tutto unito ad interventi tesi ad aumentare e rendere più efficaci le raccolte differenziate monomateriali (abbandonando quindi la raccolta multimateriale, sistema dispersivo, che oltretutto genera una maggiore frazione di scarto), finalizzate al recupero di materia e non al recupero energetico”.

“Riteniamo che il compito principale di Silea, società totalmente pubblica e di diretta emanazione dei comuni, dovrebbe proprio indirizzarsi all’attuazione delle sopracitate politiche e strategie di riduzione alla fonte dei rifiuti e non già a mettere in campo un dispendioso progetto di TLR”.