Calata dei lanzichenecchi, la “Ballabio manzoniana” rivivrà la tragedia

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Il paese sta preparando un evento per ricordare la calata dei lanzichenecchi

“Ricordare cosa accadde nel settembre 1629 non è solo un fatto culturale, ma un doveroso tributo alla storia”

BALLABIO – Nel settembre del 1629, un’orda di 36000 lanzichenecchi proveniente dai paesi tedeschi calò sulla Valsassina: per essere stato investito da quell’avvenimento apocalittico il nome dell’antico paese di Ballabio è entrato nelle pagine dei Promessi Sposi.

A 390 anni esatti da quei drammatici accadimenti, i ballabiesi ricorderanno la tragedia vissuta dai propri avi con un evento in calendario il 28 settembre nell’ambito della manifestazione locale “Ballabio manzoniana”.

“Inevitabile – spiega il sindaco Alessandra Consonni – che la calata dei lanzichenecchi dovesse investire il nostro territorio, porta della Valsassina, ma anche, in senso inverso, della città di Lecco. Ricordare cosa accadde nel settembre 1629 non è solo un fatto culturale, una ricorrenza manzoniana, ma anche un doveroso tributo alla storia, in questo caso alle indicibili sofferenze, di chi ci ha preceduto in questo lembo di terra valsassinese”.

“L’evento che stiamo preparando e che vedrà la luce nel mese di settembre – conclude Consonni – vuole anche essere un omaggio all’identità del paese. Ballabio, che ha un’origine antichissima come documentano i reperti archeologici diventati fiore all’occhiello dei musei lecchesi, non è solo il paese del taleggio, è il Balàbi dei Celti ben noto a chi conosce la nostra lingua locale, dal celtico Bala (Villaggio) e Bi (Baita), e soprattutto è l’importante e colpevolmente dimenticato borgo medievale, centro militare di primaria importanza, dotato di mura, torri e fortificazioni, di cui abbiamo trovato significative tracce. Per la posizione strategica di Ballabio, come avvenne nel 1629, possiamo dire, infatti, che la storia sia spesso passata da qui”.