Pista ciclabile della Valsassina e pista ciclabile dell’Adda: due gioielli da ammirare sui pedali

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Due percorsi da scoprire, due percorsi che vi faranno immergere nella natura godendo di scorci meravigliosi

La pista ciclabile della Valsassina parte da Barzio e arriva a Taceno mentre quella dell’Adda parte da Lecco e arriva a Cassano d’Adda

LECCO – Due tracciati meravigliosi, due piste ciclabili da scoprire che vi regaleranno scorci magnifici e paesaggi suggestivi. Due tracciati alla portata di tutti: quella della Valsassina lunga 13,8 km circa (di sola andata) con partenza da Barzio e arrivo a Taceno e quella dell’Adda lunga 49 km circa (di sola andata), con partenza da Lecco e arrivo a Cassano d’Adda.

La Ciclabile della Valsassina

La Ciclabile della Valsassina si snoda dal comune di Barzio ma, non fatevi trarre in inganno, il tracciato inizia sul fondo valle in località La Fornace, nei pressi della sede della Comunità Montana, al confine con il comune di Pasturo. Da qui inizia il percorso che toccherà sei comuni valligiani (Barzio, Pasturo, Introbio, Primaluna, Cortenova, Taceno) snodandosi per 13.8 km circa fino a raggiungere il comune di Taceno.

L’inizio della ciclopedonale della Valsassina

Interamente asfaltata, la ciclabile è pressoché pianeggiante e costeggia il torrente Pioverna che sarà un costante e piacevole compagno di viaggio, superandolo più volte grazie ad alcuni ponticelli in legno. Barzio non è l’unico accesso alla ciclabile, infatti può essere raggiunta anche da Introbio (zona Cademartori), Primaluna (via Caraletta e Località Cortabbio), Cortenova (Località Prato San Pietro) e Taceno (attraversando la zona industriale e località Tartavalle).

NB: Sono in corso i lavori di ultimazione del raccordo del tratto Cortenova-Taceno in località Bindo di Cortenova, dove è necessario abbandonare il tracciato, percorrere un tratto di strada e ricongiungersi alla ciclabile.


La Ciclabile dell’Adda

Se non l’avete mai percorsa, provatela. E’ fantastica. La “prima” pedalata la compie sul meraviglioso lungo lago di Lecco per poi raggiungere lo storico Ponte Vecchio (Azzone Visconti). Da qui si prosegue costeggiando per un breve tratto la SP583 in direzione Pescate dove comincia il tracciato ciclabile vero e proprio che abbandona la strada e costeggia in modo pianeggiante il fiume Adda.

Il lungolago di Lecco inizio della pedalata lungo la ciclabile dell’Adda

Sono 16 i comuni che attraversa la ciclabile dell’Adda: Lecco, Pescate, Galbiate – con una lingua di territorio che scende fino al lago – Garlate, Olginate, Airuno, Brivio, Imbersago, Robbiate, Paderno d’Adda, Cornate d’Adda, Trezzo sull’Adda, Crespi d’Adda, Vaprio d’Adda, Groppello d’Adda e Cassano d’Adda, addentrandosi anche nell’omonimo Parco (Nord).

Un tratto nel comune di Garlate

Numerosi i punti di interesse che si trovano lungo i 49 km di ciclabile, così come anche quelli paesaggistici e naturalistici. Lasciato il bel comune di Pescate entriamo in quel di Garlate dove l’Adda lascia spazio all’omonimo lago (da segnalare per chi ha tempo il Civico Museo della Seta Abegg).

Uno scorcio dell’Adda tra Olginate e Airuno

Superato Garlate troviamo un grande sbarramento, è l’imponente diga di Olginate che forma l’omonimo lago. La ciclabile prosegue in tratti verdeggianti e ritrovando poco oltre il fiume Adda (strada facendo è possibile “scavalcare” l’Adda grazie ad un ponte ciclabile e raggiungere sulla sponda opposta Calolziocorte da dove e possibile tornare a Lecco percorrendo una ciclabile). Procedendo si raggiunge Airuno. Qui attraversiamo una zona dalla grande valenza e importanza naturalistica che in alcune giornate assuma quasi una connotazione magica e fiabesca. Si prosegue per arrivare a Brivio dove si trova il castello dove non mancano bar e ristoranti.

Uno dei tratti più suggestivi in chiave naturalistica in zona Airuno

Il tratto successivo prosegue nella natura fino ad arrivare a Imbersago dove si può ammirare, ancora in funzione, il celebre battello di Leonardo da Vinci e, vicino, si trova l’Ecomuseo dedicato al genio italiano.

Il celebre battello di Leonardo da Vinci ad Imbersago

Si prosegue e superata la diga di Robbiate, ecco ergersi davanti a noi il ponte di Paderno d’Adda realizzato nel 1899 che vanta un’altezza di 85 metri, una campata massima di 150 m e una lunghezza di 266 m.

Il ponte di Paderno d’Adda

Proseguendo costeggiamo il naviglio di Paderno, altra opera di Leonardo da Vinci e, poco dopo, raggiungiamo Cascina Assunta un piacevole punto di ristoro a due passi dal Santuario della Mandonna della Rocchetta (XIV secolo e tappa del Cammino di Sant’Agostino che tocca 50 santuari Mariani in Brianza).

La centrale elettrica Esterle a Cornate d’Adda

Procedendo incontreremo tre centrali elettriche: la Bertini, la Esterle e la Taccani con il castello Visconteo di Trezzo. A poca distanza c’è il villaggio operaio di Crespi d’Adda patrimonio dell’Unesco (una visita è doverosa), ma la ciclabile prosegue fino a Vaprio d’Adda dove è necessario superare un ponte per riprenderla con due opzioni (su strada o su sterrato). Proseguendo si raggiunge prima Groppello d’Adda dove si potrà ammirare il Ruotone e poi Cassano d’Adda punto di arrivo della lunga pedalata.

NB: Da Cassano d’Adda si può imboccare la ciclabile del Naviglio e della Martesana lungo circa 30 chilometri che vi porterà nel cuore di Milano, in viale Melchiorre Gioia a circa 2 chilometri di distanza dalla Stazione Centrale di Milano.