Atletica. Mattia Montini sfonda la barriera dei 14” sui 110hs

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Mattia Montini dell’Atletica Colombo

 

SAINT CRISTOPHE-  Quanto è stato bello vedere correre Mattia Montini, nel trofeo Sandro Calvesi Sprint e Hurdles che si è disputato a Sain Cristophe (Ao) domenica 9 luglio:  il ballabiese scende per la prima volta sotto la barriera dei 14” sui 110hs altezza da 1 metro che sono quelli della categoria Juniores, categoria dove il rappresentante dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni allenato da Stefano Longoni, gareggerà anche nella prossima stagione.

13”94 il tempo ottenuto da Mattia che lo proietta al secondo posto delle graduatorie stagionali e al 9° posto delle liste di sempre e che permette all’atleta di Ballabio di vincere la gara davanti ad un ottimo Jean Marie Robbin atleta che correva sulla pista di casa essendo tesserato per la Sandro Calvesi Aosta e che a sua volta ottiene con 14”09 il primato personale.

Ma conosciamo da vicino il giovane e talentuoso ostacolista.

“Sono nato a Lecco il sette maggio del 1999, vivo a Ballabbio e devo frequentare l’ultimo anno al liceo scientifico Leopardi a Lecco”.

Come hai iniziato a frequentare le piste di atletica?

“ Devo ringraziare per questo la mia istruttrice di nuoto, a sei anni quando facevo i corsi, lei mi aveva notato che correvo forte a bordo piscina e siccome faceva anche l’allenatrice di atletica mi indirizzò ai corsi giovanili dell’Atletica Lecco”.

Per andare così forte, chissà quanti allenamenti e rinunce dovrai fare!

“ Mi alleno 5/6 volte a settimana e il mio tempo è suddiviso tra studio e allenamenti, qualche volta mi piace fare qualche giro in moto con i miei amici, dedico buona parte del mio tempo libero alla mia ragazza e quel poco che mi resta lo dedico alle cose di casa”.

Hai iniziato molto giovane a fare atletica, quali sono stati i tuoi migliori risultati?

“Nei 60hs ho un 7”88 che è il 5° miglior tempo di sempre per uno Juniores, sui 110hs ho appena fatto il personale portandolo a 13”94 (9° Juniores di sempre in Italia) ma posso fare molto meglio e spero di farlo ai prossimi europei di Grosseto”.

Sogni nel cassetto? “Ovviamente fare del mio sport la mia attività principale ma senza tralasciare nemmeno gli studi, Tokyo 2020…. Sarebbe un bel sogno, spero di non svegliarmi prima e di riuscire ad arrivarci le olimpiadi penso che per chi pratica qualsiasi sport siano il sogno migliore”. Ovviamente dalla nostra redazione non possiamo che augurare a Mattia che il suo sogno si avveri e che continui a regalarci soddisfazioni sempre maggiori.