Calcio, il ripescaggio in Legapro si allontana, Bizzozero: “Criteri proibitivi”

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Daniele Bizzozero

LECCO – Nei giorni scorsi il Sestri Levante, squadra che si è aggiudicata la vittoria dei play off di serie D, ha diramato una lettera aperta in cui “accusa” la Legapro di star istituendo dei criteri economici troppo onerosi per le squadre che volessero far domanda di ripescaggio, in particolare la polemica riguarda un versamento di circa 600 mila euro che le società dovrebbero fare a fondo perso. Il patron bluceleste Daniele Bizzozero sposa la causa del Sestri Levante e dichiara che “se si dovessero confermare questi criteri anche per il Lecco sarebbe proibitivo far domanda di ripescaggio”.

 

La lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale del Sestri Levante
La lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale del Sestri Levante

 

Daniele Bizzozero
Daniele Bizzozero

“In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo in Italia non è normale chiedere a una società di versare una così grossa cifra a fondo perso – commenta Bizzozero – la Legapro farebbe prima a dire che vuole ridurre i propri gironi e che non intende dare la possibilità alle squadre di serie D di accedere al ripescaggio, inoltre sarebbe stato molto più logico mettere la regola che se la vincitrice del girone non può più iscriversi alla Legapro, il diritto di promozione passa direttamente alla seconda arrivata, come funziona per tutti gli altri sport. L’impegno economico che stanno chiedendo alle società di serie D che vogliono accedere ai ripescaggi è davvero troppo, ci sono persone che con 500 mila euro ci vivono una vita intera, quale società ha la possibilità di versare a fondo perso una cifra simile?”.

Per capire se il Lecco tenterà la via del ripescaggio, dunque, bisognerà aspettare i primi di luglio, quando la Legapro comunicherà ufficialmente quali saranno i criteri per presentare la domanda, nel frattempo Bizzozero è chiaro: “Se le condizioni per il ripescaggio saranno queste io non ci sto, non voglio ingrassare un sistema già grasso e non voglio pagare perché la mia squadra venga promossa, anche perché credo nella meritocrazia e nella possibilità che il Lecco avrà di vincere il campionato sul campo, quindi continuerò a lavorare in questa direzione”.