Lecco: oggi si decide per la domanda di ripescaggio

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LECCO – Oggi è il giorno del ripescaggio per la Calcio Lecco. O meglio, il giorno per scegliere se inviare o meno la richiesta alla Lega pro. Se è vero che uno dei principali obiettivi di Joseph Cala sia quello di salire di categoria al più presto “perché il grande calcio si fa solo nella serie maggiore”, bisogna tenere conto del volere della federazione. Sono 69 le squadre che hanno presentato la domanda d’iscrizione in Prima e Seconda divisione, per cui la Lega pro potrebbe non accettare nessun ripescaggio. Nella ex serie C1 ci sarebbero 32 squadre, 16 per girone, mentre nella serie inferiore 37, con un girone da 18 e uno da 19. L’idea dei dirigenti della Lega è quella di realizzare un campionato unico entro l’anno prossimo, per cui si andrebbe incontro a molte retrocessioni dalla Seconda divisione alla serie D. Con 69 squadre, tra l’altro, sarebbe difficile creare una serie C unica. Il Lecco quindi attende che oggi il Consiglio Federale si pronunci sulle iscrizioni e che venga comunicato se verranno accolte le domande di ripescaggio. Per presentare la richiesta infatti bisogna consegnare una documentazione (già pronta in via don Pozzi), ma anche versare 100mila euro nelle casse della Figc, che non verranno restituiti. In più serve presentare due fidejussioni, da 300mila euro l’una, come garanzie per gli stipendi di giocatori e staff tecnico e per la Federcalcio. Insomma, potrebbe essere un vero salasso per le casse del club.

Cala e Paolo Cesana intanto stanno contattando i giocatori che faranno parte della rosa di mister X, l’allenatore ancora senza nome. I calciatori sono cercati dalla serie D, infatti il presidente spiega che “in questa categoria servono giocatori forti fisicamente perché bisogna galoppare”, ma sembra che possano provenire anche da squadre blasonate come Milan e Chievo. Il tecnico invece è ancora senza identità, ma indiscrezioni parlano di un nome veramente sconosciuto in Italia.

Per buona pace dei tifosi, inoltre, non verrà installato il manto sintetico al Rigamonti-Ceppi. “Mi devo scusare con tutti – afferma Cala –: non sapevo che lo stadio fosse storico e ci fosse da cent’anni. Sapevo la data di nascita del Lecco, ma non quella del campo. Quindi non trasformeremo il manto erboso in sintetico, però ho intenzione di chiedere alla Questura il permesso di togliere le barriere e le reti così da far diventare il Rigamonti-Ceppi simile a uno stadio inglese”.