Successo senza confini per il Galà della Danza Paralimpica della Rosy Dance

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La squadra paralimpica della Rosy Dance
La squadra paralimpica della Rosy Dance

Una serata da protagonisti per Giada Canino e gli atleti di danza paralimpica di tutta Italia e non solo

“Un evento importante che non ha fatto bene solo ai ragazzi ma anche a chi è venuto a guardare”

GORLE – Un successo al di là di ogni più rosea aspettativa per il week-end dedicato al ballo organizzato dalla scuola Rosy Dance di Villongo (BG). Il 20-21 gennaio scorsi, a Gorle (BG), si sono svolte la 1^ edizione del Galà di Danza Paralimpica e la 2^ edizione del Bergamo Open Art Festival.

Oltre 500 ballerini hanno partecipato all’evento che, nella serata di sabato, ha visto protagonisti i ragazzi della squadra paralimpica della Rosy Dance insieme a una settantina di altri atleti paralimpici provenienti da tutta Italia (Campania, Puglia e Sardegna) compresa una delegazione da Bratislava (Slovacchia).

Un evento di ampio respiro dal sapore internazionale che, in primis, ha dato la possibilità di mostrare a tutti le grandi capacità degli atleti paralimpici: “E’ stato un evento impegnativo ma tutto si è svolto alla perfezione grazie alla collaborazione di tante persone – hanno raccontato le responsabili della Rosy Dance Marianna Cadei e Monica Castelli -. Aver organizzato il gran galà della danza paralimpica in modo così importante non ha fatto bene solo ai ragazzi, ma anche a chi è venuto a vedere le gare di ballo”.

La squadra paralimpica della Rosy Dance

La scuola di ballo Rosy Dance da sempre dedica grandissima attenzione alle disabilità e ha il grande merito di offrire importanti spazi di espressione proprio attraverso la danza. Uno degli aspetti più belli è stato che, all’evento, si è vista al palazzetto tanta gente che non faceva parte degli “addetti ai lavori”, ma con curiosità si è fermata a guardare la bravura di questi ragazzi restandone sinceramente stupita.

Non è stato semplice ma Rosy Dance, ancora una volta, è riuscita a fare qualcosa di importante: “E’ stato un impegno notevole sotto tutti i punti di vista: emotivo, fisico ed economico. E’ facile capire come la gestione logistica non doveva subire intoppi, a partire dall’organizzazione dei trasferimenti dei ragazzi tra aeroporto, alberghi e palazzetto. La nostra priorità erano i ragazzi disabili e dobbiamo dire che, grazie all’aiuto di tante persone, tutto si è svolto nel migliore dei modi”.

La calolziese Giada Canino
La calolziese Giada Canino

In tutto questo c’è stato anche un po’ di Calolziocorte perché anche Giada Canino fa parte della squadra paralimpica. La stagione è iniziata bene per lei con un 2° posto nelle danze latine in singolo, un 3° posto nelle danze latine con Michele Consoli e un 4° posto nelle danze standard sempre con Michele Consoli. Ospiti del gran galà anche il vice sindaco di Calolziocorte Aldo Valsecchi e l’assessore agli eventi Cristina Valsecchi.

“Li ringrazio per aver accettato l’invito – ha detto Elio Canino, il papà di Giada -. Credo non si aspettassero di vedere un’esibizione del genere, sono rimasti entrambi entusiasti e stupiti tanto che cercheremo di organizzare un evento anche a Calolzio, magari in occasione del Maggio Calolziese. Un altro ringraziamento a cui tengo molto va all’azienda Autotorino che ci ha prestato due pulmini nuovi di zecca per il trasporto degli atleti paralimpici, hanno dimostrato davvero una grande sensibilità. Un evento del genere si costruisce attraverso i piccoli gesti di tante persone, ma il risultato è davvero importante perché Rosy Dance e il ballo riescono davvero a cambiare in meglio la vita dei nostri ragazzi”.