Nella riunione del Consiglio Federale della FIGC si sono stabilite le graduatorie per le riammissioni in Serie B e C, ma per farlo si devono aspettare gli altri gradi di giudizio
Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “Così non si può andare avanti. Dall’anno prossimo anticiperemo i termini dell’iscrizione dei campionati”
LECCO – Il Consiglio Federale si è espresso sulla graduatoria per le riammissioni in Serie B e in Lega Pro. Sono state quattro le squadre che avevano presentato domande di riammissione per la cadetteria entro il termine ultimo del 18 luglio, Spal, Perugia, Benevento, Brescia ed una di ripescaggio il Foggia.
Per la Federazione Italiana Giuoco Calcio le prime ripescate per la Serie B saranno Brescia e Perugia. Ma, in ogni caso, bisognerà aspettare l’esito dei ricorsi presentati da Lecco e Reggina, la riunione di oggi dunque è stata istituita solo per stilare una graduatoria delle squadre aventi diritto alla riammissione, il Consiglio ha deciso di non procedere, al momento, all’integrazione degli organici.
Invece, sono state fatte scelte più nette sulla graduatoria per la Serie C, infatti, il Mantova è ufficialmente ammesso al torneo a seguito della mancata iscrizione del Pordenone. Per l’eventuale integrazione, il seguente ordine è: Atalanta U23, Casertana e Piacenza.
Nella conferenza stampa riportata sul canale ufficiale della Federazione, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato che: “Non è certo lo slittamento del campionato di Serie B, quello che è certo è che non cambieremo il format. Entro, il 29 agosto, (data del Consiglio di Stato ndr) conosceremo l’esito definitivo dei ricorsi. C’è la possibilità che, dopo la decisione del TAR, di chiedere l’anticipo dello stesso Consiglio considerati i motivi d’urgenza, perciò non parlerei di ritardi al momento. I campionati, comunque, possono partite con le fantomatiche X e Y”.
Nulla cambia al momento per il Lecco che ha atteso tutta la giornata per sapere le decisioni del Consiglio Federale della FIGC. L’organo federale nazionale, il 21 luglio, ha anch’esso presentato ricorso al TAR del Lazio contro la decisione presa dal Collegio di Garanzia del Coni di escludere la compagine bluceleste dalla prossima Serie B, accogliendo il ricorso del Perugia.
La società umbra aveva, infatti, presentato il 10 luglio 2023 istanza contro la stessa FIGC, la Lega Nazionale Professionisti Serie B e nei confronti del Calcio Lecco 1912 per l’annullamento della decisione presa, il 7 luglio, proprio dall’organo presieduto da Gravina di accogliere la richiesta della squadra di Luciano Foschi per partecipare al campionato cadetto 23/24.
La Lega Serie B, nella persona del presidente, Mauro Balata è al fianco dei blucelesti avendo dichiarato fuori dalla sede del Consiglio Federale che: “Il Lecco non è una associata della Lega B ma, credo che questa vicenda sia una vergogna. Vedremo aspetteremo e adempiremo alle decisioni dei giudici. Una sola riflessione la voglio fare: la Serie B ha un piano con valenza di natura industriale, con obblighi verso i licenziatari e sponsor, che influisce sulla programmazione delle società”.
Sia per Balata che per Gravina la questione delle tempistiche va risolta quanto prima, infatti, prosegue il numero uno della Lega di B: “Non si può pensare che giudizi su ammissioni a campionato finiscano dopo le competizioni sportive e che le competizioni stesse debbano soffrire questo genere di tempistica è una cosa che va risolta definitivamente. I pregiudizi e i danni sono consistenti”.
L’unione d’intenti traspare dalle parole dello presidente della FIGC che ha dichiarato: “Dall’anno prossimo, con ogni probabilità, anticiperemo i termini dell’iscrizione dei campionati. Avremo una deadline. Così non si può andare avanti, sono dei criteri che non hanno più nulla a che fare con i valori dello sport”.
Valori dello sport che consistono nel rispetto del merito sportivo, come quello del Lecco, che ha conquistato la Serie B sul campo vincendo i playoff. A tal proposito, Gravina aveva espresso la sua opinione nella serata di ieri a margine di un evento tenuto a Rivisondoli, organizzato dall’Espresso sul “Calcio del futuro”.
“Se il Lecco si trova in terza categoria ed il Brescia in Serie B c’è qualcosa che non quadra. Pensare che ogni anno i campionati italiani debbano subire un impatto negativo di chi ha perso e intenta giudizi contro chi ha vinto attendendo riammissioni e ripescaggi non fa bene allo sport e ai suoi valori, oltre al danno di immagine del brand del calcio italiano”.
Ora, inizia il conto alla rovescia per le prossimi passi sia del Lecco che della Federazione che presenteranno i propri due ricorsi al tavolo della giustizia amministrativa davanti ai giudici del TAR del Lazio il 2 di agosto, quando si riunirà la Camera di Consiglio, e in seguito al Consiglio di Stato, il 29 agosto.