Felice Gimondi
ha presentato
Il Lombardia 2012

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LECCO –  Presentato questa mattina Il Lombardia (non chiamatelo più Giro) alla presenza di Felice Gimondi, Mauro Vegni (resposnabile Rcs) ed Elisa Corti presidente del Comitato Grande Ciclismo. Non sono mancati il sindaco di Lecco Virginio Brivio, l’assessore Armando Volontè e il consigliere regionale Carlo Spreafico.

251 chilometri di gara con partenza sabato 29 settembre alle 10.35 da Bergamo e arrivo sul Lungolago di Lecco previsto per le 17.
25 le squadre al via (18 squadre World Tour e 7 wild card) e ai nastri di partenza campioni del calibro di Contador, Zaugg (vincitore de’ Il Lombardia 2011),  Hesjedal (vincitore del Giro italia 2012), Wiggins (vincitore del Tour de France 2012) e ancora Gilbert, Joaquin Rodriguez, Samuel Sanchez, Cunego, Ballan, Basso, Nibali e molti altri.

Location insolita per la presentazione che si è svolta all’Istituto Don Guanella con don Agostino a fare gli onori di casa. Insolita anche la partenza de’ Il Lombardia che per la prima volta nella storia prenderà il via da Bergamo. Il motivo è uno solo e semplice, il 29 settembre Felice Gimondi compie 70 anni e Rcs con il benestare anche del presidente della Regione Roberto Formigoni ha voluto fare uno strappo alla regola.

Grande soddisfazione per la presidente del Comitato Grande Cislimo: “Con questo appuntamento chiudiamo il trittico cominciato nel settembre del 2011 con l’arrivo de’ Il Lombardia sul Lungolago,quindi la tappa del Giro d’Italia ai Piani Resinelli e il 29 si chiude nuovamente con Il Lombardia. L’auspicio è che l’affluenza di pubblico sia sempre la stessa che è stata registrata nei due appuntamenti precedenti“.

Il sindaco Brivio ha guardado con favore al connubio: “Appuntamento sportivo e compleanno di Felice Gimondi – aggiungendo – la valenza è doppia, sia sotto il profilo sportivo, ma anche umano perchè lo sport ha anche bisogno di testimonianze attuali anche se giungono da campioni del passato“. Quindi il sindaco ha colto l’occasione per sottolineare come: “le risorse spese per questi eventi sono soldi spesi bene perchè non c’è stato sperpero. Si è trattato di un investimento non solo oer un evento sportivo, ma anche per un’esposizione mediatica del territorio e nel contempo per un’ottimizzazione di quel fare rete tra associazioni e gruppi di volontariato. da questa esperienza abbiamo imparato ad organizzare e realizzare eventi che vanno al di là dell’ordinario. Chi sostiene chein questo momento di crisi si deve smettere di investire in questo tipo di iniziative sbaglia. Voglio ricordare che nei primi anni del dopoguerra in un aLecco martoriata che si stava pian piano rialzando non sono state ricostruite solo le fabbriche ma con esse anche il Teatro della Società. Bisogna andare avanti anche in questo senso, con misura certo, ma in momenti di crisi non si può chiudere tutto, perchè anche da questo tipo di investimenti possono nascere nuovi posti di lavoro“.

Quindi il sindaco ha concluso: “Finalmente di questo trittico potrò godermi l’ultimo atto. Dopo la mia assenza al primo Lomardia perchè ero ricoverato in ospedale, al Giro d’Italia perchè ho preferito stare con la famiglia in occasione della comunione di mio figlio, sabato 29 ci sarò“.

La parola è poi passata a Gimondi, che ha ripercorso alcune sue imprese compiute anche transitando dalle zone lecchesi che ben conosce:

Voglio ringraziare per prima cosa Beppe Manenti e Giovanni Bettineschi che hanno avuto l’idea di organizzare questa festa ottenendo il permesso degli amici di questi Rcs e dal presidente Formigoni di concedermi questo onore. Si tratta di un evento importante che anche sotto il profilo emotivo mi coinvolge enormemente. Per me questa resta e rimane ‘la classica delle foglie morte’ come è stata battezzata a suo tempo, la gara che chiudeva la stagione agonistica. Oggi forse non è più così perchè gli impegni proseguono, ma si tratta di un appuntamento che continua ad avere il suo fascino, anche perchè se ai miei tempi gli aspiranti alla vittoria erano sette o otto, oggi sono molti di più e la sfida si fa ancor più combattuta“.

Gimondi ha quindi ricordato le sue due vittorie a quello che allora si chiamava Il Giro di Lombardia, la prima nel 1966 in volata davanti al mitico Eddy Merckx e la seconda nel 1973 sempre in volata con  Roger De Vlaeminck alle sue spalle.

Gimondi ha chiuso il suo intervento ricordando l’emozione vissuta ai Piani Resinelli lo scorso maggio: “Quando ho visto Rabottini che è stato raggiunto e superato da Purito dopo una fuga lunghissima mi sono dispiaciuto, ma il suo ghizzo finale che gli ha permesso di riguadagnare nuovamente la prima posizione a pochi metri dal traguardo mi ha dato un’emozione così forte che non ho potuto trattenere e anch’io come lui ho alzato le braccia al cielo“.

Passando dalle emozioni alla parte tecnica, Mauro Vegni di Rcs ha illustrato l’intera tappa, ricordando appunto la partenza speciale da Betgamo prevista per le 10.35 da via Borgo Palazzo e l’arrivo sul Lungolago di Lecco per le 17. Quattro i punti impegnativi della gara, il primo che sarà la famigerata salita della Valcava, il secondo che è la Colma di Sormano con il famoso muro reintrodotta dopo 50 anni, quindi la Madonna del Ghisallo e per finire la salita a Villa Vergano per poi scendere in picchiata verso il traguardo di Lecco per un totale di 251 chilometri.

Per quanto riguarda i pronostici Gimondi dà Contador come favorito, mentre Vegni di Rcs punta su Rodriguaz e Valverde. Per saperlo si deve aspettare il 29 settembre.

Una parentesi la merita lo scambio di presenti avvenuto tra don Agostino e Gimondi con il primo che ha regalato a nome di tutti i suoi ragazzi il ritratto ligneo di una madonna con a fianco un ciclista stilizzato e il numero 70, ovvero gli anni che il 29 settembre compirà Gimondi. Mentre il campione ha consegnato a don Agostino il trofeo della sua vittoria al Giro del Lazio. Infine firma obbligata sul grande affresco dedicato al mondo del ciclismo che campeggia proprio all’ingresso della struttura di via Amendola.

PARTENZA
ARRIVO
PLANIMETRIA
CRONOTABELLA
SALITE
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