LECCO – Salvatore Ferrara raggiunge la sala stampa del “Rigamonti-Ceppi” a metà pomeriggio. Giusto in tempo per presentarsi alla stampa e per incontrare la squadra, che nel frattempo sta sostenendo il primo allenamento guidato da Rocco Cotroneo. La lunga trattativa per acquisire la Calcio Lecco è stata, per sua stessa ammissione, estenuante. Ma ora, almeno il primo passo ufficiale è stato compiuto. “Mi fa piacere essere arrivato alla firma del preliminare. E’ giusto che con chiarezza si parli a tutti. Abbiamo preso impegni per rincontrarci il 15 gennaio e fare il passaggio ufficiale della proprietà. Sicuramente, dopo una trattativa così lunga ed estenuante, si spera di arrivare a collaborazioni esterne. Abbiamo tutto quello che serve per fare un progetto, anche buono. Abbiamo già collaborazioni esterne e aspettiamo solo di formalizzare e ufficializzare tutto il 15 gennaio. Eventualmente, ci sarà un altro incontro con tutti voi e faremo una presentazione a 360° dei nostri progetti. Si lavora per portare migliorie e far crescere la piazza. Per quanto riguarda tutta la parte tecnica, introduco un amico che in questo momento mi sta dando tanto aiuto: Cosimo Savoia. Fa questo mestiere da 30 anni e ci sta aiutando in questo progetto. Credevamo di riuscire a concludere la trattativa a giugno e siamo arrivati a dicembre, ma la cosa fondamentale è che l’accordo sia arrivato”.
In questa fase di transizione, nella sede di via Don Pozzi, non ci saranno cambiamenti. “Fino al 15 gennaio – spiega Ferrara – visto che ancora non è formalizzato nulla, Paolo Cesana è l’unico a poter ricoprire il ruolo che ha di amministratore unico. Ad oggi, questo ruolo gli si addice in maniera naturale. Dal 15 gennaio valuteremo tutte le sfaccettature e qualcuno chiaramente porteremo”.
Salvatore Ferrara ha già avuto modo di osservare anche il lato sportivo della faccenda. “Per quelle volte che sono venuto e per quel che ho seguito, mi sembra che sia una piazza dove il pubblico, per rabbia e per amore, non venga più allo stadio. Quando c’è un po’ di frustrazione nell’animo, è un peccato vedere andar via punti così, come accaduto domenica. La società si deve muovere. Ad oggi abbiamo questo stallo, ma a breve ci faremo sentire nelle opportune sedi”.
Il primo passo è stato comunque fatto con la scelta dell’allenatore. “Di Cotroneo parlavamo già da un po’. Non potevamo arrivare senza dare input. Lo faremo in modo graduale ma positivo. L’allenatore ha portato il suo staff, ma stiamo collaborando con quello attuale per capire”.
A proposito della questione tecnica, la parola passa a Cosimo Savoia: “Sono tesserato per l’AC Milan, per cui non posso parlare a nome della Calcio Lecco. Quello che ho fatto in questi mesi è stato non abbandonare Ferrara, per consigliarlo e per farsi trovare pronti anche sotto il profilo dell’area tecnica. Io colgo il disagio della piazza, dei tifosi. Ci sono stati diversi tentativi di avvicendamento che si sono prolungati fino ad ora. L’obiettivo è ridare vigore alla prima squadra, anche se la qualità tecnica non è scadente, ma competitiva. Importante è compattare questa squadra dal punto di vista fisico e mentale. C’è anche l’evento traumatico dell’introduzione del mister, perché non c’era più da qualche settimana. Ratti è stato fin troppo bravo a caricarsi il peso della conduzione tecnica”.
Qualche anticipazione. “Stiamo lavorando sull’area medica: ci sarà una novità importante. Ci saranno novità anche a livello societario. Io non sono un direttore sportivo, voglio parlare e fare calcio, non fare il commerciante del calcio. Sarà allestito uno staff tecnico che si occuperà dello scouting: i giocatori ce li andiamo a cercare, non ce li facciamo raccomandare. Già domani ci sarà l’arrivo di Goubadia, ma ci saranno altre novità. Mi è dispiaciuto per Di Ceglie. Chiedo fari spenti e testa bassa, poi ci ritroveremo per l’estensione del progetto, anche a livello di comunicazione, su cui punteremo molto”.
Infine, un ultimo chiarimento sul destino di Lele Ratti da parte di Salvatore Ferrara: “Ci piacerebbe tenerlo qua, ma con incarichi diversi. Non ci ho ancora parlato. E’ tutto in divenire. Dovrebbe essere una figura abbastanza importante per noi, perché gli si vorrebbe dare un incarico di responsabilità. Lui conosce i nostri competitors, quindi potrebbe andare a scrutare chi andremo ad affrontare di volta in volta. Penso sia giusto e normale.