CASTEL GOFFREDO – Una partita da strateghi e lottatori. Serviva questo per avere la meglio sul campo di Castel Goffredo, reso pesantissimo e quasi inaccessibile da una pioggia infida e insistente.
Il Lecco non ha forse ancora acquisito doti e atteggiamento da stratega, ma il patentino di squadra battagliera certamente sì. Messi alle corde nei primi venti minuti, colpiti a freddo da un’intraprendente Castellana, i blucelesti di Butti si sono risistemati, convincendosi che costruire un ponte levatoio sulla palude mantovana era non solo doveroso, ma anche possibile.
Così, sfiorato il pareggio già prima del riposo con Mauri, il Lecco è tornato in campo compatto e determinato a vincere la battaglia. Ottenuto il meritato pareggio con Fabio Cardinio, i blucelesti hanno dato la netta sensazione di poter sfondare definitivamente il muro avversario, che ha retto per un po’ di imprecisione da parte lecchese e perché puntellato da interventi al limite del regolamento, sui quali l’arbitro è parso troppo condiscendente.
Alla fine, per questo Lecco da battaglia, solo un punto e tanti applausi.
CASTELLANA (4-3-3): Bonizzi 6,5; Dedola 6, Napolano 6, Bettenzana 6, Mazzali 6,5; Scalco 6, Arioli 6, Coulibaly 6 (30′st Mastroianni ng); Tsipouras 5,5 (1′ Dossena 5,5), Boldini 5,5, Co’ 6,5 (40′st Mambrin ng). A disp.: Rufo, Zogno, Ciulla, Ferraresi, Imrie. All.: Cogliandro.
LECCO (3-5-2): Ghislanzoni 6; Gritti 6, Redaelli 6, Bergamini 6,5; Aldeghi 6,5, Aldegani 6,5 (28′st Rota ng), Di Ceglie 7, Mauri 6,5, Bugno 6 (9′st Galli 6,5); Castagna 6,5, Capogna 6 (14′st Cardinio 7) . A disp.: De Toni, Malvestiti, Radaelli, Giardini, Martinelli, Romeo. All.: Butti.
ARBITRO: Giacomo Camplone di Pescara.
Assistenti: Zanni (Lovere), Zappella (Bergamo).
RETI: Mazzali (C) al 18’pt, Cardinio (L) al 19’st.
NOTE: Ammoniti Arioli, Coulibaly, Scalco (C); Bergamini (L). Angoli: 3-5. Spettatori: 300 circa.