Il direttore sportivo esamina le trattative di calciomercato effettuate: 15 entrate e 19 uscite
“Io e Valente siamo la stessa cosa, il mio compito è quello di mettere lui nelle condizioni migliori per allenare”
LECCO – Il direttore sportivo del Lecco, Antonio Minadeo, ha tracciato in conferenza stampa un bilancio finale del calciomercato estivo dei blucelesti, durante il quale sono state effettuate 15 operazioni in entrata e 19 in uscita.
“Abbiamo avuto la fortuna di finire presto il campionato scorso – spiega il direttore – così ad inizio maggio abbiamo programmato sin da subito la stagione futura. Solo il campo ci dirà se abbiamo fatto la scelta giusta o meno. Voglio anche ringraziare tutti coloro che lavorano dietro le quinte per il grande lavoro di programmazione svolto in questi mesi”.
Minadeo parla della scelta di inserire gradualmente i giovani in prima squadra: “È una linea concordata da tempo con la società e il mister. L’obiettivo è farli crescere in casa e farli entrare pian piano in prima squadra. Sono contento che alcuni di loro sono già scesi in campo ma non ci stupiamo perchè li vediamo allenarsi bene tutti i giorni. Se continueranno con questa dedizione penso che potranno regalare grandi gioie al Lecco”.
Andando ad analizzare nel dettaglio le operazioni effettuate reparto per reparto, secondo il direttore non manca una seconda punta: “Per me in quel ruolo abbiamo quattro giocatori: Voltan, Galeandro, Furrer anche se preferisce allargarsi un po’ a sinistra e Alaoui che può fare il doppio ruolo. Come caratteristiche fisiche mancherebbe una prima punta, un ariete.”
“Invece, per la difesa a sinistra è arrivato, come alternativa a Ferrini, il giovane Romani che di è proprietà della Fiorentina. I ragazzo in estate aveva tantissime richieste e insieme al mister abbiamo deciso di portarlo a Lecco perchè ci crediamo tantissimo. Secondo me è un giocatore che farà una carriera importante e siamo contenti di avere questa coppia sulla sinistra”.
“A destra abbiamo Rizzo che può fare anche il braccetto e ci sono Marrone e Battistini che sono altre due importanti garanzie in difesa. Poi è arrivato Tanco che si è inserito bene soprattutto a livello umano. Sin da subito, infatti, si è calato bene nei principi educativi e di rispetto che abbiamo all’interno dello spogliatoio”.
“Le valutazioni sono state fatte in maniera onesta e concretamente abbiamo raggiunto quello che ci eravamo prefissati all’inizio a livello tecnico. Ogni giocatore che è arrivato è stato valutato sia da me, sia dal mister, sia dalla società. Ogni scelta è stata concordata con l’idea di gioco stessa del mister”.
Infatti, il principale obiettivo che ha guidato Minadeo nelle scelte di mercato è stato quello di consegnare a mister Valente una squadra a lui funzionale e che possa portare i risultati sperati: “Già ai primi di maggio avevo mostrato al mister alcuni innesti e lui mi ha proposto altri giocatori di origine straniere. Io accetto i consigli di una parte in causa senza egoismi di alcun genere essendo io devo che devo mettere l’allenatore nella migliore condizione per allenare”.
“Non sono una persona che ha bisogno di riflettori, l’importante è la squadra vada avanti. È impensabile che una persona sola come il mister possa da solo decidere le sorti di una squadra importante come il Lecco. Le squadre si costruiscono in base all’idea del calciatore, i personalismi di un direttore sportivo possono fare solo danni, se non si segue un filo logico con l’allenatore. Per me è superfluo rimarcare chi abbia costruito questa squadra, Io e Valente siamo una cosa sola.”
Tornando al mercato per Minadeo è stato importante trattenere Kritta in bluceleste: “C’erano delle richieste importanti sul mercato per lui. La proprietà si è trovata insieme al suo entourage per parlare e sono state analizzate le prospettive tecniche e le opportunità di crescita del rimanere a Lecco. Lui ha accettato la soluzione offerta anche se non è stato facile per la società che ha fatto dei sacrifici enormi. C’erano in ballo delle cifre enormi che per un livello di Lega Pro”.
Oltre a Kritta anche altri giocatori rimasti sono fondamentali per la rosa del Lecco: “Secondo me i nostri migliori acquisti sono Marrone, Battistini, Furlan, Sipos, Galeandro, Frigerio e Grassini. Loro hanno accettato di restare dando un impostazione di concetto e di identità a questa squadra a chi arriverà in futuro”.
Riguardo al budget, spiega Minadeo: “L’anno scorso abbiamo trovato un budget importantissimo già occupato a livello numerico dai ragazzi che scendevano in C dalla B. Di conseguenza abbiamo compensato con l’arrivo di alcuni giocatori arrivati con uno stipendio più basso o pagato dalle società di appartenenza come Zuberek e Dore. La proprietà in estate non si è mai tirata indietro e ha messo ulteriori risorse che non erano preventivate anche per l’ultimo acquisto. Penso che il budget di quest’anno sia leggermente superiore a quello dell’anno scorso.”
Minadeo poi analizza prima la questione la situazione Grassini e poi quella relativa a Tordini: “La situazione si Grassini è iniziata e si è conclusa in maniera diversa. Il ragazzo ha trovato meno spazio come quinto e gli abbiamo proposto una soluzione diversa. Lui non è mai stato realmente sul mercato tanto è vero che l’ultimo giorno aveva avuto un’importante richiesta di trasferimento a Siracusa. Però, abbiamo fatto le nostre valutazioni e abbiamo ritenuto che potesse ancora far parte della nostra rosa perchè a destra ci può far comodo”.
“Su Tordini non enfatizzerei troppo la situazione, non dobbiamo mettere in campo altri discorsi che non siano quelli calcistici. Mattia, per me, ha bisogno di giocare avendo 23 anni e non deve pensare a quello che succede fuori dal campo. I primi di maggio era stata fatta una scelta tecnica che gli è stata comunicata per tempo. Lui comunque si sta allenando col gruppo, va d’accordo coi tecnici e con tutto l’ambiente. Il problema più grave è quello tecnico, dopo anni di potenzialità non sfruttate deve tornare a giocare il prima possibile”.
Il direttore infine parla di sé e del suo rapporto con la dirigenza bluceleste: “In estate non posso negare che ho fatto una chiacchierata col Campobasso, e li ringrazio dell’interessamento. Sono persone che stanno facendo moltissimo per la mia città ma io ero legato ad una vecchia stretta di mano con la proprietà. Inoltre, non c’è mai stato il pensiero di lasciare la Calcio Lecco. Una società con una grande storia e passione e che è amata dalla città e mi sarebbe dispiaciuto andare via dopo il trambusto dell’anno scorso”.
“Questo è il mio secondo anno di contratto e andrò in scadenza a giugno. Ma a prescindere da questo non posso che parlar bene di questa società. Sto davvero bene qui, mi possono anche lasciare andare in scadenza visto il tipo di rapporto che si è instaurato. Difficilmente riesci a trovare persone del genere in un altro ambiente. La scadenza fa parte del gioco ma io non andrò mai a chiedere al Presidente un rinnovo. Per me vale prima l’amicizia, la stretta di mano e la professionalità. E non mi offenderei se loro decidono di cambiare direttore, a livello personale sto benissimo qui a Lecco e con loro”.

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