ResegUp, o meglio, ReseCramp: fatica, sudore e gioia… “cartoline” dall’arrivo

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Volti provati ma tanta gioia: qualche cartolina dall’arrivo della ResegUp

Distrutti (la maggior parte) o freschi come una rosa (pochi) l’importante è tagliare il traguardo

LECCO – Il primo caldo non si scorda mai… soprattutto per i suoi effetti. E’ vero, sarebbe il primo amore, ma caldo e amore quando si tratta di ResegUp spesso vanno a braccetto.

ResegUp, l’importante è esserci per assaporare il piacere di tagliare il traguardo tra due ali di folla che, per un attimo, ti fanno illudere di essere un campione.

Il crono è relativo e, per molti, anche l’allenamento. Tolti gli extraterrestri la ResegUp è la corsa “del popolo”, di chi si ritaglia un po’ di tempo negli orari più assurdi solo per questo unico, importantissimo appuntamento.

L’entusiasmo e l’adrenalina non ti fanno sentire il dolore, ma una volta tagliato il traguardo la storia cambia…

Ecco qualche cartolina dalla zona d’arrivo, quando la luce si spegne, le gambe cedono e le uniche cose di cui hai bisogno sono un po’ d’acqua e un’anima pia che ti aiuti a far passare quei maledetti crampi.

Insomma, conclusa la ResegUp per molti comincia la… ReseCramp.