LECCO – Rocco Cotroneo deve affrontare la prima sconfitta da quando siede sulla panchina del Lecco e si tratta di una sconfitta davvero difficile da commentare. “Non lo so se la partita è cambiata per il rigore e l’espulsione, ma la realtà è quella. Non so cosa sia successo sull’espulsione. Forse Iso era nervoso per l’ammonizione di prima. Siamo riusciti a pareggiare, ma alla prima occasione del secondo tempo abbiamo preso gol. Voleva crossarla, ma l’ha messa lì…”.
Qualcuno mancava, ma non si può dire che il Darfo avesse a disposizione un organico migliore. Il tecnico bluceleste spiega le sue scelte.
“Gritti? Le scelte le faccio in base a ciò che mi dice la testa. Romeo non sta ancora bene e neanche Cardinio. Anche Bergamini non ha giocato per infortunio. Il calcio è questo. Ci attacchiamo al rigore, ma prima di quello avevamo avuto due palle per fare gol noi”.
Di azioni pericolose, però, non ne abbiamo annotate… E non si può dire che il gioco espresso abbia strappato applausi. Un collega glielo fa notare.
“Secondo me, ha visto un’altra partita. Ognuno può scrivere quello che vuole, ma non è facile pareggiare e rimontare. Fino al 2-1 abbiamo tentato di fare il 2-2. Il terzo gol ha chiuso la partita.
Questa è la squadra. Bisogna cercare di lavorare con questo nucleo, perché per me questa è una buona squadra. Non siamo entrati per perdere, siamo entrati per vincere. Io la volevo vincere questa partita. L’impegno non manca, ma bisogna tirare fuori gli attributi. Il Lecco è una maglia pesante. Più che il rigore, l’espulsione non ci sta”.
Stefano Tignonsini cerca di spiegare una caduta dolorosa quanto preoccupante. ” Le partite si perdono, una partita vale l’altra. Ogni episodio ci è girato contro e abbiamo pagato a caro presso le nostre disattenzioni. Abbiamo sbagliato troppo sotto porta. Non abbiamo mai pensato di aver risolto tutti i problemi in dieci giorni. Non pensavamo di volare dritti ai play-off, stiamo solo lavorando. Oggi abbiamo pagato, anche più di quanto meritassimo. Prendiamo questa batosta e lavoriamo per dare un equilibrio a questa squadra.
A volte, quando arriva l’ultima in classifica e devi a tutti i costi vincere, è più facile per gli altri. Per loro è stato più facile entrare in partita. Questa squadra non manca di rabbia agonistica o intensità. Le critiche fanno parte del gioco e aiutano a crescere, ma questa squadra ha fatto il suo lavoro. Questa squadra non ha ancora equilibrio. E’ stata caricata di responsabilità e le cose non sono andate come si pensava. Bisogna avere un po’ di pazienza, se si vuole costruire qualcosa. Dobbiamo lavorare e cercare un equilibrio nel minor tempo possibile. E’ andato storto tutto a questa squadra. Per fare un gol, abbiamo dovuto creare 15 occasioni. Loro hanno segnato su un rigore incredibile e su una punizione che ha preso una traiettoria pazzesca… Questo non ci toglie responsabilità. Qui siamo una squadra e il fardello ce lo prendiamo tutti. Ha fatto male a tutti questa sconfitta e ha segnato il nostro percorso. Sono cose che fanno male, ma dobbiamo ripartire da qui. In una piazza esigente come questa le cose non te le fanno passare. Noi siamo consapevoli di questo e le critiche di fine partita io le vedo come positive, perché ci danno forza per migliorare le prestazioni.
Che dire a proposito del rigore che ha sbloccato la gara?
“Sul rigore mi sono fermato per evitare il contatto. Lui si è avvitato, è caduto. In 32 anni, forse mi avranno fischiato due rigori così…”.
Davide Castagna è sconsolato: “E’ una sconfitta che fa male. E’ tutta la settimana che la prepariamo e purtroppo è andata così. I valori in campo erano diversi, ma la partita l’hanno vinta loro. Quando sei fuori vedi tutti i difetti, quando sei dentro fai fatica. Mi sto adattando alla posizione. Io gioco per la squadra e dobbiamo giocare tutti per la squadra. Dobbiamo toglierci da questa zona qua, perché se veniamo risucchiati, qui non è mai facile uscirne. Bisogna far meglio tutti, non c’è da scaricare la colpa su nessuno