Corenno a pagamento finisce sul Times. Il sindaco: “Scelta giusta” ma c’è chi raccoglie firme

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Eco internazionale per il progetto di rendere a pagamento la visita del borgo di Corenno Plinio

Il sindaco Cassinelli: “In pochi giorni abbiamo reso Corenno più famosa. La valorizzeremo al meglio”

 

DERVIO – Sta facendo il giro del mondo la notizia di un piccolo borgo lecchese, quello di Corenno Plinio di Dervio, che dal prossimo 22 marzo sarà visitabile solo a pagamento: l’iniziativa è dell’amministrazione comunale di Dervio, guidata dal sindaco Stefano Cassinelli che chiede in questo modo ai visitatori del suggestivo angolo lariano di contribuire alla sua bellezza.

Dopo i giornali nazionali, anche all’estero di parla della vicenda ed è il noto giornale inglese The Times a pubblicare lunedì un articolo sulla propria testata dedicato a Corenno Plinio.

“Il risvolto positivo è già arrivato: un’attenzione mediatica che Corenno non aveva mai avuto e che, con questo risalto, la sta facendo conoscere a chi ancora non sapeva della sua esistenza – commenta il sindaco Stefano Cassinelli – C’è stato tanto scalpore in questi giorni riguardo ad un progetto che a Dervio è noto ancor prima della nostra elezione, era uno dei punti della nostra campagna elettorale e intendiamo realizzarlo”.

Stefano Cassinelli sindaco di Dervio

“Corenno è un posto che merita di essere valorizzato, servono risorse per questo e la coperta degli enti locali è sempre più corta. Il Comune ha investito in opere importanti, 78 mila euro per la promozione, la cartellonistica e la sistemazione delle ‘scalotte’ che da 40 anni attendevano un intervento. Oggi i turisti che arrivano a Corenno, occupano i parcheggi, visitano il borgo, lasciano rifiuti e se ne vanno senza alcun ritorno per i derviesi a cui spetta il compito di mantenere pulito e bello questo luogo”.

Le risorse recuperate dai biglietti (si parla di 5 euro a visita) verrebbero utilizzati per manutenzione, progetti di valorizzazione e promozione del borgo medioevale. Ma tra la popolazione sembra che non tutti abbiano gradito l’iniziativa del Comune.

“E’ la minoranza ad attaccarci, dicendo che i cittadini non sono d’accordo – spiega il sindaco – la cittadinanza ha dato il suo assenso votandoci alle elezioni. Non stiamo facendo le cose ‘di nascosto’, la proposta è stata avanzata dalla maggioranza e quando sarà pronta verrà spiegata in commissione turismo e alla cittadinanza. Per i residenti di Corenno non cambierà nulla, neppure all’unica attività commerciale presente, il ristorante, fuori dall’area destinata al pagamento del biglietto. Al contrario, potrebbero avere solo benefici da una rivalutazione turistica della zona”.

Una raccolta firme ‘contro’

Oltre alle critiche della minoranza, sul web è stata lanciata una petizione per chiedere di mantenere l’accesso di Corenno libero.

“Firmiamo No alla chiusura del borgo medievale di Corenno Plinio, sul lago di Como in provincia di Lecco, paesino meraviglioso e pubblico! Dire che è una cosa ingiusta è legittimo, ci privano della nostra libertà privatizzando un paese sul suolo pubblico vogliamo che rimanga libero a tutti e gratuitamente non utilizzato per lucrare sulle spalle dei turisti che già aiutano il turismo sul lago, grazie alla loro presenza”

“Questo – si legge ancora nella petizione – sarà un deterrente al turismo, noi abitanti (nemmeno avvisati) non abbiamo i parcheggi d’estate oltretutto il comune ha messo una parte di parcheggi a pagamento così da penalizzare gli abitanti del borgo, che tra l’altro non sono nemmeno stati interpellati ne avvisati, nessun atto pubblico sul fantomatico sito albo pretorio del comune .. amministrazione trasparente!!! Chiediamo intervento Provincia di Lecco, Regione Lombardia, Ministro Beni culturali e Turismo e soprattutto a Soprintendenza Archeologia Belle Arti E Paesaggio di Milano che fermino la chiusura di un paese pubblico sul territorio italiano”