LECCO – Tenere lontani dal centro storico kebab, compro-oro, sexy-shop, sale da gioco, money transfert ed anche i Mc Donald’s: è la proposta avanzata lunedì dal consigliere comunale Giacomo Zamperini e che farà senz’altro discutere.
“La salvaguardia del centro storico e la promozione dell’immagine di Lecco devono costituire una priorità fra le scelte del governo cittadino – ha spiegato Zamperini, che ha recentemente lasciato il Pdl per approdarae a “Fratelli d’Italia” – negli ultimi tempi, queste attività sono proliferate ben in numero più che sufficiente a garantire il soddisfacimento della domanda e che un’ulteriore crescita di queste attività comporterebbe un depauperamento della tipicità degli esercizi di ristoro, oltre che essere un’incompatibilità con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e artistico del centro storico”.
Un problema di ordine pubblico, secondo quanto denunciato dal consigliere, che metterebbe a repentaglio la serena convivenza tra residenti e non, anche per il consistente numero di avventori che stazionano in serata inoltrata davanti a questi locali.
Troppa carne al fuoco per la maggioranza consigliare che ha deciso di bocciare la proposta di Zamperini, evidenziandone quelli che sono stati definiti “toni perentori”.
“Spostare quelle attività dal centro e metterle in periferia, non credo risolva alcun problema” ha tuonato Ezio Venturini (Idv), bollando come “xenofoba” l’idea avanzata dal consigliere.
Ad appoggiarla è invece la Lega Nord, che ha deciso di votare a favore evidenziando la necessità di una maggiore attenzione al mondo del commercio cittadino e alle sue problematiche. D’altronde una delibera simile a quanto proposto da Zamperini è stata recentemente approvata anche nel comune di Bergamo, dove sono stati fissati “paletti” molto rigidi per l’apertura di nuovi negozi nei borghi storici.
“L’amministrazione comunale di Lecco può banalizzare la mia proposta definendola razzista, con tanto di risatina superficiale, però non può ignorare un problema reale che oggi coinvolge centinaia di commercianti e residenti della città” ha replicato Zamperini.

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