Sit-in alla targa caduti Rsi, Marelli: “Perché esasperare i toni?”

Tempo di lettura: 3 minuti
Il segretario cittadino del PD, Alfredo Marelli

LECCO – Doveva essere rimossa lo scorso 31 dicembre e su questo non transigono gli organizzatori del presidio che sabato pomeriggio si svolgerà sabato in via Canterelli, di fronte alla targa repubblichina che ha tanto acceso il dibattito in città.

Una mobilitazione che tira dritto nonostante la scorsa settimana in Commissione consigliare si sia finalmente giunti ad un accordo per la sostituzione della targhetta con un’altra recante un testo condiviso tra gli opposti schieramenti politici. I promotori del sit-in lamentano “lentezza e sufficienza dell’Amministrazione” ed hanno invitato al presidio tutti i cittadini antifascisti e democratici toccati dalla vicenda.

Non capisco questa vostra iniziativa – ha replicato il presidente del Consiglio Comunale, Alfredo Marelli – La Commissione Consiliare ha licenziato il testo per il nuovo pannello informativo proposto dal Sindaco la scorsa settimana. Il Comune è già impegnato a realizzarlo. Ieri sera in Consiglio Comunale è stato confermato che la data per sostituire la targa dipende soltanto dai tempi tecnici strettamente necessari per realizzare il nuovo pannello informativo. Perché esasperare i torni rispetto a una decisione già presa e in fase di attuazione?”

Non si è fatta attendere la replica degli organizzatori: “Sappiamo che lo scorso 8 gennaio una commissione comunale ha definito il testo della lapide “sostitutiva” ma non è riuscita nemmeno questa volta a definire i tempi di attuazione della decisione. Continuiamo a non capire questi continui rinvii.

Tutti noi, cittadini “normali”, siamo tenuti a rispettare scadenze e date per pagare multe, tasse e contributi, chi non lo fa, incorre giustamente in more e sanzioni. Perché le nostre autorità possono invece non rispettare quanto da loro deciso?

Sappiamo benissimo che ci sono molti problemi, la crisi, il lavoro che manca, i soldi che non bastano ad arrivare a fine mese, le casse del comune sempre più vuote a causa dei tagli decisi dal governo e via di questo passo. Sono problemi più gravi e più urgenti da risolvere di una semplice lapide, ma perché non fare quei “piccoli ma simbolici” gesti che non costano assolutamente nulla e servono a ridare fiducia nelle Istituzioni. Confidiamo che la nostra Amministrazione Comunale comunichi prima di sabato 19 la data di rimozione della lapide“.

Sul caso è intervenuta anche, Viviana Parisi consigliera del Pd e presidente Commissione IV Comune di Lecco:

Prendiamo atto dell’iniziativa promossa da diversi membri della società civile che si terrà sabato 19 alle 15.00 “o la togliete voi o ci pensiamo noi”, tuttavia ci teniamo a precisare che, se la targa non è stata rimossa entro il 31 dicembre 2012 come previsto, è stato per una decisione presa a maggioranza all’interno della Commissione IV, con uno slittamento di pochi giorni, nell’intento di trovare un testo condiviso da affiggere al posto della targa contemporaneamente alla sua rimozione. Per il gruppo del PD la targa deve essere tolta, non abbiamo timore nel dirlo e non vogliamo che questo lieve ritardo dovuto all’iter sopra indicato sia associato ad una nostra assenza di convinzione del gesto.

Riteniamo doveroso sottolineare che il PD ha attivato un percorso che ha visto insieme forze politiche differenti e che ha consentito di approfondire le conoscenza storica e rafforzare i motivi che ci uniscono rispetto a quelli che ci dividono – ha spiegato la consigliera – Il ritardo è dovuto in parte anche al processo di confronto e riflessione che è stato avviato e la soluzione condivisa emersa dalla Commissione è un dato positivo importante. Ci auguriamo che i promotori della mobilitazione di sabato 19 vogliano riconoscere il lavoro svolto promosso dalla Maggioranza ed in particolare dal PD”.