LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Non avevo dubbi sul qualunquismo di Grillo. Lo schema è facile: arriva a Lecco senza sapere nulla del territorio. Offende i lecchesi perchè abbiamo dato i natali a Formigoni (fingendo di non sapere che se avessimo 20 regioni come la Lombardia, sarebbe l’Italia a dettare le regole alla Germania e questa sarebbe ancora una paese forte e prospero). Finge di conoscere la realtà locale, sparando un paio di temi senza riferimenti precisi (Cave e Code all’ospedale), cosa che vanno sempre bene. Poi comincia la sua formula, talmente divertente che spesso scappa da ridere anche a lui (un dettaglio che mi fa sempre impressione, come quando vai al cabaret e il comico ride delle sue battute, segno che fanno talmente ridere che nemmeno lui riesce a stare nel ruolo…).
Mi ha molto sorpreso che Appello per Lecco, che pur con idee diverse credo abbia un approccio serio alla politica e all’amministrazione, abbiano rivolto un appello a grillo, quasi un inseguimento di quel voto in favore di Ambrosoli. Peccato. Non è inseguendo l’antipolitica senza prospettiva che si costruisce un paese normale. Ma forse, nel disperato tentativo di vincere, non va per il sottile, e ogni apparentamento è buono…”
Mauro Piazza (PDL)