LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Da sempre sosteniamo che coll’affidare i servizi pubblici ai privati e al mercato non si producono risparmi né tanto meno un miglioramento qualitativo.
I disservizi e gli aumenti dei costi per gli utenti sulle linee ferroviarie e sulle autolinee cedute o date in gestione ai privati sono cronaca quotidiana.
La privatizzazione dei molti servizi pubblici già avvenuta a consuntivo ha realizzato solo profitti certi per i privati attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti e l’aumento delle tariffe e dei costi a carico del cittadino.
Le disposizioni di legge, che fra l’altro sono in contrasto con l’esito referendario del giugno 2011, non obbligano un’accelerata assunzione di dismissioni di Linee Lecco, come invece sta proponendo l’Amministrazione Comunale.
Fra l’altro la ventilata liquidazione di Linee Lecco proposta dalla Giunta Comunale interverrebbe senza la minima discussione e verifica sulle problematicità legate all’organizzazione e alla gestione dei trasporti con la nuova Agenzia prevista dalla legge di riforma regionale del marzo 2012.
Considerato poi che la situazione finanziaria di Linee Lecco, dopo anni disastrosi, sta, rispetto al passato, anche grazie alla gestione delle aree di posteggio a pagamento, rientrando in equilibrio, chiediamo al Consiglio Comunale di Lecco di sospendere l’affrettata decisione su Linee Lecco per dar immediatamente vita ad un comitato di studio, composto oltre che da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, dai sindacati del settore, da rappresentanti delle società pubbliche partecipate del Comune di Lecco, da pubblici ingegneri gestionali del settore trasporti e mobilità, da un esperto di finanza pubblica, dal responsabile trasporti pubblici dell’ANCI, dai rappresentati delle associazioni dei consumatori e dei pendolari, da un rappresentante di Sbilanciamoci, per l’elaborazione di una proposta costruttiva a salvaguardia del controllo gestionale pubblico del trasporto locale, in grado di rispondere con qualità ed efficienza oltre che a basso costo adeguatamente ai bisogni dell’utenza.
Ciò è oltremodo utile anche per affrontare poi al meglio la discussione che dovrà avvenire con gli enti interessati e le aziende pubbliche, facenti capo al nuovo bacino trasporti previsto dalla legge di riforma regionale del marzo 2012”.
Circolo Rifondazione Comunista di Lecco