In tantissimi per Daria Bignardi a Palazzo Falck

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LECCO – Per la seconda edizione consecutiva ospite di Leggermente e in entrambi i casi un successone di pubblico: sabato pomeriggio, una gremitissima sala conferenze a Palazzo Falck ha atteso l’arrivo di Daria Bignardi, la giornalista e conduttrice Tv, giunta nel capoluogo manzoniano per presentare la sua terza fatica letteraria, “L’acustica perfetta”.

Un lavoro realizzato dall’autrice negli ultimi due anni e nel quale la Bignardi si getta nel mezzo di un rapporto di coppia che finisce con l’inaspettato allontanamento del partner: “Ci si interroga sull’amore e soprattutto sul dolore, su quello che succede ad una famiglia quando una persona scompare – ha spiegato – C’è un protagonista che non vuole approfondire le questioni complicate o che portano con sé un disagio, dall’altro lato una compagna che non parla apertamente ma che gli lancia dei segnali, fino alla decisione finale; per ritrovarla, lui dovrà capire dove è andata e quindi provare a conoscerla come mai aveva tentato di fare in 13 anni di matrimonio”.

Una vicenda raccontata dal lato del protagonista maschile, Arno, e la scrittrice sembra non trovarsi affatto a disagio nei panni dell’uomo:

“Forse li invidio un po’, perché sono più lineari e molto più capaci delle donne nel fare quello che a loro piace – ha sottolineato – Mi hanno scritto tanti uomini che hanno letto il libro, alcuni dicendomi di aver vissuto la stessa esperienza del protagonista; mi ha fatto piacere perché credo un romanzo non esista finché il lettore non lo fa suo e non lo restituisce all’autore”.

Da 25 anni giornalista professionista e dall’età di 35 conduttrice televisiva, Daria Bignardi ha esordito come scrittrice nel 2009: “Ho iniziato scrivere tardi perché la cosa più evidente che mi riguarda è la carriera televisiva e credo sia normale che possano esserci pregiudizi: perché si dovrebbe leggere il romanzo di un personaggio della televisione? Per questo deciso di attere, anche se fin da piccola avevo questa passione. Poi tante cose succedono per caso, ma credo che si ronzi attorno a se stessi per tutta la vita”.

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