Unioni gay: scontro sul “Foglio” tra Filippo Boscagli e Bondi

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LECCO – PDL per le unioni gay? Apriti cielo. Le dichiarazioni espresse lo scorso sabato dal coordinatore del partito Sandro Bondi, sembrano aver aperto un forte dibattito all’interno del centro destra.

“Non capisco perché i cattolici debbano fare delle battaglie contro chi invoca il riconoscimento delle unioni fra omosessuali” aveva spiegato Bondi, seguito da colleghi come Giancarlo Galan e Laura Ravetto: “Il Pdl sia protagonista dell’evoluzione normativa sui temi etici e in particolare sulla disciplina delle unioni civili” spiegava quest’ultima al Corriere.it.

Un tema scottante quello delle unioni civili, soprattutto per un partito di centro destra forte non solo dell’appoggio di parte dell’elettorato cattolico e di una classe dirigente proveniente anche dalle fila di Comunione e Liberazione.

Cosi i malumori non si sono fatti attendere, ma a rispondere a Bondi sono stati quattro giovani consiglieri comunali del PDL, tra i quali il capogruppo in Consiglio Comunale a Lecco, Filippo Boscagli, in una lettera inviata e pubblicata da “Il Foglio”:

“Bondi ritiene urgente che il Pdl superi le posizioni del Pdl in tema di unioni civili. E’ curioso che ciò avvenga in un partito in cui non si fanno più congressi, non ci sono tesi che vengono formulate e poi sottoposte all’approvazione di un’assemblea di delegati, a livello locale non esistono sedi, né luoghi di ascolto e dibattito, mancano le risorse per informare i cittadini circa la propria attività o per iniziative territoriali. Ma tant’è. Il teorico del partito dell’amore detta l’agenda sul riconoscimento giuridico delle relazioni omoaffettive. Ne prendiamo atto” scrivono, insieme a Boscagli, Matteo Forte, vicecapogruppo Pdl al comune di Milano, Silvio Magliano, vicepresidente del Consiglio comunale di Torino e coordinatore cittadino.

A questo punto però si apra un dibattito serio e, magari, sottoposto al giudizio dei nostri militanti e tesserati. Chi avrà più filo tesserà più tela. Tuttavia non si proceda con gli annunci, mettendo sotto i piedi la nostra Carta dei valori e facendo compiere al Pdl un’inversione a U su un tema che, quando è stato posto in tutta Europa ha spaccato l’opinione pubblica. Si formino proposte puntuali, si discutano in luoghi appropriati e ci si confronti. Senza tacciare gli altri di ‘oscurantismo”.

Secca la replica di Bondi, sempre sulle pagine de “Il Foglio”che ha definito le critiche come una polemica nei confronti della persona: “Purtroppo è tipico di molti esponenti del nostro partito, che non sono mai stati educati a un confronto rispettoso fra opinioni e idee diverse. Io ci ho provato con il mio impegno politico e culturale, nonché con le mie pubblicazioni, ma vedo che i frutti sono molto scarsi, a giudicare dal tono e dai contenuti di questa lettera”.

Nel frattempo, a Lecco è attesa per mercoledì un audizione proprio sul provvedimento per istituire il registro per le unioni civili in Comune, come avvenuto in altre città italiane e nel lecchese, prima e unica finora, a Mandello del Lario.