Bike Team Mandello alla GF Valsaviore Bike

Tempo di lettura: 2 minuti

CEVO (BS) – Bike Team Mandello in Alta Valle Camonica questo fine settimana, per la sesta edizione della GF Valsaviore Bike per MTB.

Sono Acquati, Faggi, Crippa, Fulconis e Manzotti, elencati qui in ordine di arrivo al traguardo, a cimentarsi sul percorso di 41 km e 1400m di dislivello complessivo in ascesa, e che si snoda all’interno del parco regionale dell’Adamello sulle pendici della ex-linea di confine Italiana. Quasi un centinaio di anni fa, da questa parte vi era l’Italia e dall’altra la Lombardia, poi il confine sul Tonale e sull’Adamello, e di là i “Tuderi” in Val di Sole e Val di NON. Una linea di confine questa, in pratica l’attuale demarcazione tra Lombardia e Trentino e Veneto, che viene ripetutamente toccata, sia da una parte e dall’altra, dalle gare di MTB nel corso dell’anno; GF Alta Valtellina a Bormio, Valsaviore Bike, ValdinonBike, Tremalzo SBK , 100km dei Forti a Lavarone (tra due settimane il BTM sarà presente anche lì), Gf Val di Fassa, Dolomiti Superbike, sono tutte manifestazioni tenute in località poste presso la vecchia frontiera Austriaco Italiana, ed i cui percorsi in molti casi sfruttano appunto vecchie strade militari dell’epoca.

Dopo le durezze della Marathon Orobica di settimana scorsa, per recuperare ci voleva una corsa come questa: e qui mi fermo in quanto mi pare di udir riecheggiare tra le valli l’eco della muliebre rampogna … “Certo come no, ci voleva proprio …” ! E forse riecheggia anche qualcosa d’altro, su cui però, come diceva il poeta,“il tacere è bello” ; più che altro, il tacere intendo, è molto opportuno e conveniente!

Dicevamo una Gran Fondo questa, classica sia come distanza che dislivello, svoltasi con un meteo clemente, fresco al punto giusto, su di un percorso che non ha presentato particolari difficoltà tecniche; pochi i single track nel bosco, e con molto del fuoristrada che si svolge su sterrate relativamente ampie, la cui unica e vera insidia risiede nella tentazione di farsi “prendere la mano” nella lunga, divertente e velocissima discesa su sterrato verso Cedegolo; restano, e quelle naturalmente non ce le leva nessuno, le salite, da affrontare in spinta sui pedali ben ingobbiti sulle bike non dimenticandosi di quando in quando, dopotutto siamo pur sempre amatori, di buttar l’occhio al panorama attraversato; panorama in cui domina la Natura e, traspare la presenza della storia, sia recente ma, come in questo caso, anche molto antica, dei luoghi attraversati.

Classifica finale della corsa disponibile ON-LINE all’indirizzo