Industria: cresce
il ricorso alla cassa straordinaria

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LECCO – Non si ferma il ricorso alla cassa integrazione in provincia di Lecco: gli ultimi dati elaborati dalla Cgil riguardo al periodo gennaio-maggio 2013 parlano di un aumento del 13,84% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 6,83 milioni di ore autorizzate.

A subire l’incremento maggiore è soprattutto la cassa straordinaria (+76%) con circa 2,77 milioni di ore autorizzate e il raddoppio di quelle destinate agli impiegati. L’ordinaria si attesta invece a 3,64 milioni di ore (+15,79%) mentre si assiste ad un crollo della cassa in deroga (-67,70%) :

“Non è che manchino le richieste dalle aziende per questo ammortizzatore – ha precisato il segretario generale della Cgil di Lecco, Wolfango Pirelli – quello che manca è la copertura finanziaria e le pratiche restano bloccate senza poter essere autorizzate dall’Inps. Una situazione drammatica che abbiamo più volte fatto presente. Ma a preoccupare è anche il ricorso alla cassa straordinaria, l’anticamera della mobilità”.

Unico settore a subire l’incremento nei primi cinque mesi dell’anno, proprio per il ricorso alla cassa straordinaria, è quello dell’industria con un quasi un milione e mezzo in più di ore autorizzate; segno meno invece per gli altri comparti: l’edilizia (-64,25%), il commercio (-30,19%) e l’artigianato (-52,92%).

Non che si stia risalendo la china, come ha spiegato dal segretario Pirelli, anzi si sarebbe toccato il punto più basso tra fallimenti, concordati e per il blocco delle autorizzazioni della cassa in deroga.

Una situazione non diversa da quanto sta accadendo a livello regionale, dove l’incremento per i primi cinque mesi dell’anno è stato del 9,49% per complessivi 110,71 milioni di ore. Questo seppur nel mese di maggio si è visto un rallentamento delle ore totali autorizzate (-20,79%) dovuto anche in questo caso alle criticità sulla cassa integrazione in deroga che ha subito un calo dell’89,85% solo nell’ultimo mese.

Nella provincia lecchese, quasi otto lavoratori su 100 attivi sono in cassa integrazione, il valore più alto in Lombardia dopo la provincia di Varese, che dove l’indice raggiunge l’8,96%. Un dato che, come sottolineato dal segretario Cgil, si sta avvicinando ad una media regionale sempre più alta ed oggi stimata al 4,53%. La provincia con il dato regionale più basso è quella di Sondrio (1,49%).