GDF: da gennaio a marzo, già evasi oltre 11 milioni di euro

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LECCO – In soli cinque mesi dall’inizio dell’anno, l’Iva totale evasa in provincia di Lecco ha superato già i 5,8 milioni di euro: un dato preoccupante quello che emerge dal rapporto diffuso martedì dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecco, guidato dal colonnello Corrado Loero riguardo all’attività svolta da gennaio a maggio 2013.

Una sessantina i controlli e le verifiche effettuate dalle fiamme gialle in questi mesi, che hanno portato alla luce la già citata evasione sull’imposta sul valore aggiunto (della quale 5,7 milioni di Iva dovuta e 141 mila euro di IVA non versata) ma anche l’impressionante quantità reddito sottratto al fisco nel lecchese, superiore ai 6 milioni e mezzo di euro.

I controlli hanno coinvolto anche gli esercenti, in particolare per l’erogazione degli scontrini fiscali, con una percentuale del 16% trovati irregolari sulle quasi mille verifiche effettuate da gennaio; ventidue i lavoratori in nero scoperti dai finanzieri che hanno denunciato per queste ragioni otto datori di lavoro.

Sul fronte del commercio abusivo sono stati invece sequestrati più di 35 mila prodotti, mentre le operazioni antidroga hanno portato a scoprire circa 6,4 kg di stupefacente. Le indagini dei finanzieri hanno portato a denunciare 23 soggetti per reati bancari o finanziari, 18 invece per usura e altrettanti finiti al centro di inchieste per riciclaggio.

Ma il risultato che più ha avuto risalto mediatico è l’operazione “Lazzaro”, i cui risultati sono emersi nei primi giorni di giugno ma che per le settimane precedenti è stata gestita dai militari permettendo di scoprire soggetti che hanno continuato a percepire pensioni di defunti per un ammontare complessivo di oltre 700 mila euro.

Le statistiche diffuso dalla Guardia di Finanza sono giunte a margine della cerimonia che si è svolta questa mattina in occasione del 239° Anniversario della Fondazione del Corpo.

Le celebrazioni hanno avuto un carattere “interno” in armonia con le disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, circa il contenimento delle spese non strettamente indispensabili per la funzionalità delle istituzioni.