Arriva la Tares: ecco il regolamento della nuova tassa

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LECCO – Un gettito da 7,56 milioni di euro, di cui 4,125 milioni per costi fissi di trasporto e raccolta, costi variabili per 3,09 milioni e 360 mila euro da trasferire alla Provincia come addizionale del 5%: questi sono i primi dati riferiti dall’Amministrazione comunale riguardo alla Tares, la nuova imposta sui rifiuti e i servizi che il Comune di Lecco varerà nelle prossime settimane.

Un’entrata minore quella che sembra prospettarsi per le casse comunali, visto che la Tarsu aveva portato ad incassare all’incirca 7,7 milioni di euro, anche se a rendere inquieti i contribuenti è da un lato la maggiorazione indiscriminata di 30 centesimi a metro quadrato, destinati allo Stato e previsti sull’ultima rata, ma ancora di più la grossa incognita sulle definizione delle tariffe per le utenze domestiche e per le diverse tipologie di attività economiche: chi pagherà di più? Chi invece riuscirà a risparmiare?

Lo scopriremo presto, probabilmente già nei prossimi giorni. Per ora è stata invece resa nota la bozza del regolamento della tassa, con il metodo di calcolo delle tariffe, riduzioni e maggiorazioni.

Da quanto emerso da tale regolamento, che dovrà superare il voto ed eventuali modifiche dal Consiglio Comunale, le tariffe che si andranno a varare prevedono una quota fissa ed una variabile: per le famiglie la prima è calcolata in base alle superfici occupate e al numero dei componenti familiari, la seconda in rapporto ai costi relativi alla produzione di rifiuti, alla loro quantità complessiva e al numero di componenti del nucleo familiare; per le utente non domestiche, invece, la quota fissa sarà calcolata in base ai costi fissi per unità di superficie e rispetto alla tipologia di attività, lo stesso per la quota variabile in rapporto però ai costi unitari.

Per quelle attività che occupano temporaneamente il suolo pubblico (per un periodo complessivo inferiore ai 183 giorni) è prevista una tariffa giornaliera determinata in base alla tariffa annuale con una maggiorazione non superiore al 100%.

Per quanto riguarda gli sconti, sono state previste riduzioni al 40% del tributo per utenze fuori dalla zona della raccolta, del 20% per gravi disservizi ed altre facoltative attestate al 30% del tributo nel caso di case ad unico occupante o per abitazioni ad uso stagionale, oppure ancora nel caso di soggetto con dimora per più di sei mesi l’anno all’estero.

Previste anche le sanzioni per omesso o insufficiente versamento (30% del tributo), per omessa denuncia (dal 100% al 200%) o denuncia infedele (dal 50% al 100%), si parla invece di una multa tra i 100 e le 500 euro in caso di mancata, incompleta o infedele risposta ai questionari.

I rimborsi delle somme non dovute versate al Comune potranno essere richiesti entro cinque anni dal versamento, all’opposto sarà possibile regolarizzarsi attraverso un ravvedimento entro 14 giorni (con sanzione dello 0,2% al giorno), entro 30 giorni (3%) oppure entro un anno (3,75%).