Cittadinanza ai figli
di stranieri: Osnago anticipa tutti

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OSNAGO – Hanno superato quota 160 i Comuni che in questi mesi hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria ai figli minorenni degli immigrati nati in Italia e ben presto potrebbe la lista potrebbe allargarsi anche al lecchese, con il Comune di Osnago ad aprire la strada alle altre amministrazioni comunali.

I consiglieri della cittadina meratese, il prossimo venerdì, discuteranno infatti la mozione presentata dall’assessore Daniele Lorenzet avente ad oggetto il conferimento della cittadinanza civica ai minori nati in Italia non in possesso della cittadinanza italiana, così come accaduto giusto la scorsa domenica a Torino.

“E’ un segnale che vogliamo lanciare al legislatore nazionale in attesa che si metta mano alla legge – ha spiegato il sindaco Paolo Strina – crediamo inoltre che non sia solo il luogo di nascita ma anche la cultura a plasmare la cittadinanza di un individuo”.

Se il provvedimento dovesse passare, il sindaco ha ipotizzato una cerimonia pubblica per la consegna dei certificati ai piccoli neo-italiani che potrebbe tenersi subito dopo l’estate, tra settembre e ottobre. D’altronde l’amministrazione guidata da Strina si era già fatta avanti sul tema dello ius soli aderendo nel 2011 alla campagna “L’Italia sono anch’io”, che richiedeva anche il diritto di voto per gli immigrati residenti nel nostro Paese.

Una campagna che nel lecchese ha trovato come primo firmatario il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che la scorsa settimana ha incontrato il comitato “Noi tutti migranti”, promotore dell’invito alle Amministrazioni comunali della provincia di Lecco a muoversi sul terreno della cittadinanza onoraria.

L’incontro è stato giudicato positivo dal comitato: “Abbiamo incontrato l’interesse del sindaco e ci siamo lasciati con l’impegno da parte nostra di formulare una proposta di modifica al regolamento comunale da presentare formalmente alla Giunta – ha spiegato il portavoce del comitato, Guerrino Donegà – se in tempi brevi si trovasse la maggioranza per l’approvazione in Consiglio, si potrebbe pensare ad una cerimonia di conferimento con l’apertura dell’anno scolastico”.