MANDELLO – “Diversi anni fa qualcuno decise di dotare la stazione di Mandello di un sottopassaggio. Prima di allora i viaggiatori passavano dal primo al secondo marciapiede attraversando la sede ferroviaria sulle apposite passerelle a raso dei binari. A prima vista quella del sottopassaggio sembrerebbe essere stata dunque un’ottima idea, ma il giudizio cambia se si pensa che il sottopassaggio in questione non è stato realizzato davanti alla stazione, dotandolo di scale e di scivolo per le carrozzine, ma a una cinquantina di metri di distanza, sfruttando un sottopasso preesistente e senza il minimo tentativo di abbattere le barriere architettoniche”.
Comincia così la missiva che il dottor Antonio Attanasio ha inviato alla nostra redazione per contestare anche il fatto che i treni fermano in stazione a Mandello alcune volte sul primo binario altre sul secondo.
“La logica vorrebbe – scrive il dottor Attanasio – che un binario fosse riservato stabilmente a una direzione e l’altro alla direzione opposta, per non confondere i viaggiatori. Ma Trenord no. Trenord cambia i binari come meglio le aggrada. Ciò sarebbe seccante di per sé e fonte di disagi se il passaggio da un marciapiede all’altro potesse avvenire, come una volta, sulle apposite passerelle a raso dei binari. Ma visto che per passare da un marciapiede all’altro bisogna farsi 100 metri e una quarantina di gradini, magari con valigie al seguito, ben si capisce che i responsabili di questo stato di cose sarebbero più utili se venissero mandati a raccogliere pomodori…”.
Ma non è tutto. Il firmatario della missiva giunta in redazione contesta anche il fatto che “chi aspetta il treno sul primo marciapiede ha a disposizione alcuni sedili e la sala d’aspetto, mentre il secondo marciapiede non è dotato di alcuna pensilina e nemmeno di sedili”. “Chi è addentro alle arcane cose – aggiunge Attanasio – spiega che il motivo sta in un conflitto di competenze, considerato che Trenord dice che la competenza è di RFI (la società del Gruppo Fs che ha la gestione delle infrastrutture), RFI tace e il Comune di Mandello… se ne lava le mani”.
“Non è proprio così – afferma il sindaco, Riccardo Mariani, interpellato in proposito -anche se, come spesso succede, alla fine anche il Comune è per forza colpevole di qualcosa, anche se non ne ha diretta responsabilità né competenza”.
“ Veniamo nientemeno accusati di atteggiamento pilatesco di fronte ai problemi sollevati – chiarisce il primo cittadino – Niente di più lontano dalla verità poiché da sempre siamo in campo, con Trenitalia prima e Trenord poi, per cercare di affrontare le diverse problematiche del trasporto ferroviario e della nostra stazione. I cittadini che si sono rivolti a noi, in questi anni e anche recentemente, non solo hanno sempre trovato ascolto, ma anche la nostra concreta mobilitazione nei confronti di Trenitalia-Trenord”.
E Riccardo Mariani conclude: “Quel poco che c’è in stazione è stato ottenuto grazie alla nostra insistenza. Non basta? Certo che non basta e infatti abbiamo più volte sollecitato altri interventi e lo faremo anche adesso. Ripeto, basta bussare alla mia porta o a quelle dei miei assessori. Noi ci siamo, sempre, anche a ricevere critiche sovente ingenerose. Altri non so”.