Vito Crimi a Lecco: “Mandiamo a quel paese le banche”

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LECCO – “Mandiamo affanculo le banche”. Si è espresso senza mezzi termini l’ex capogruppo al senato del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, presente venerdì sera a un incontro tra un centinaio di simpatizzanti lecchesi del movimento e un gruppo composto da parlamentari e consiglieri regionali eletti nel movimento di Beppe Grillo, a Palazzo Falck. Nell’affrontare l’argomento banche Crimi ha usato parole forti invocando inoltre la revoca “degli incentivi alle banche che non abbassano i tassi quando la Banca Centrale Europea decide di diminuirli.”

Presenti infatti, oltre al senatore Crimi, gli onorevoli Giampietro Maccabiani e Massimo de Rogi e i consiglieri regionali Paola Macchi, Dario Violi e Stefano Buffagni. Ogni rappresentate ha prima  illustrato l’attività svolta durante il primi mesi di mandato, e poi ha risposto per quasi due ore al question time di un pubblico molto partecipe. Tantissimi i temi toccati, dall’acquisto degli F-35 a Via Roma 51, dal reddito di cittadinanza al piano cave provinciale, dalla disabilità alla scuola, in una ordinata chiaccherata tra la base del movimento e i propri rappresentanti.

Ovviamente la parte del leone l’ha fatta Crimi, che ha parlato sia durante la propria presentazione, che rispondendo alle molte domande “Quello che noi stiamo portando in parlamento è una rivoluzione culturale – ha esordito Crimi –  e non il semplice raggiungimento dell’approvazione di decreti specifici del nostro programma. E quando iniziamo a sentire ai telegiornali che gli esponenti degli altri partiti che usano la parola “cittadino” al posto di “elettore”, capiamo che la rivoluzione è inziata per davvero. Riduzione dei costi, riduzione degli stipendi dei parlamentari, reddito di cittadinanza sono temi che sono entrati nella politica, e che prima non c’erano.” L’ex capogruppo ha parlato di altri argomenti di attualità, tra i quali l’acquisto degli F.35 e la riduzione dello stipendio dei parlamentari.

Ma anche Dario Violi, consigliere regionale eletto in provincia di Bergamo, che si occupa anche il territorio lecchese, illustrando la propria attività di consigliere regionale ha sottolineato “la moratoria di sei mesi per la realizzazione di nuovi centri commerciali” e il finanziamento della fusione dei comuni sotto i 5000 abitanti”.

Tra il pubblico tante domande, riguardanti anche Lecco nello specifico, come l’affaire dell’edificio di via Roma 51, dove  la consigliera regionale Paola Macchi si è detta disponibile a relazionare sulla vendita dell’immobile all’assessore regionale di riferimento, su sollecitazione di alcuni simpatizzanti in sala. Anche il nuovo piano cave, che dovrà ultimamente essere approvato dalla regione tra gli argomenti di discussione, con la promessa di una maggiore attenzione da parte del Movimento in sede di votazione.