Ciclopedonale
Lecco – Abbadia: “Lavori in alto mare”

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ABBADIA – Una pista ciclabile attesa a lungo quella sulla SS36 tra Lecco e Abbadia Lariana, che doveva essere terminata entro settembre di quest’anno ma i lavori sono più in ritardo che mai, così i consiglieri regionali lecchesi Mauro Piazza, Antonello Formenti e Raffaele Straniero, dopo aver incontrato i sindaci e i capigruppo di Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lierna, hanno deciso di scrivere ad Anas per chiedere il perché di tali ritardi.

“I lavori sono iniziati più di un anno fa e in questo periodo di lavori ne sono stati svolti veramente pochi e gli sviluppi e i continui ritardi sono sotto gli occhi di tutti – ha spiegato Mauro Piazza – Considerando poi che la tempistica dei lavori prevedeva la fine entro 500 giorni dall’inizio, cioè entro il 1 settembre 2013, possiamo ben capire come ci si trovi in alto mare”.

L’intervento, aggiudicato dal consorzio romano AEDARS SCARL per un importo di oltre 8 milioni di euro, era stato ripreso il 12 aprile del 2012 dopo il superamento di un contenzioso aperto dall’impresa, con i lavori iniziati il 4 giugno dello stesso anno. La previsione era quindi di concludere entro settembre 2013 ma, come denunciato dagli stessi consiglieri, l’opera ha subito “una grossa pausa e quando il 4 marzo 2013 sembravano essere ripresi, sono stati interrotti di nuovo causando un evidentissimo stimabile ritardo nella consegna dei lavori. Allo stato attuale risulta evidente lo stato di abbandono degli stessi”.

E’ quanto scrivono i politici lecchesi nella missiva indirizzata all’ingegnere Anas, Claudio De Lorenzo, riferendogli come ad oggi siano state realizzate solo le opere di separazione tra la ciclabile e le corsie della vecchia superstrada dalla località Pradello a quella delle Caviate di Lecco, insieme ad alcune palificazioni nel tratto verso Abbadia Lariana, fino al sopraggiungere dell’ennesima interruzione.

“E’ un intervento davvero importante per adeguare la viabilità fra Lecco ed Abbadia alle esigenze di ciclisti e pedoni e per decongestionare il traffico automobilistico nonché x una migliore fruizione delle sponde del lago rischia di rimanere fermo a lungo senza un deciso intervento di Anas – ha sottolineato Raffaele Straniero – Un vero peccato considerato che le risorse finanziarie in questo caso sono disponibili!”

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