MANDELLO – E’ stata significativamente denominata “Mandello – Guzzi 1921-2013” e nasce da un’idea dell’artista lecchese Jacopo Ghislanzoni, trentenne, grande appassionato di motori solito trarre ispirazione dal territorio lariano.
La mostra – organizzata dall’assessorato alla Cultura e al cui allestimento ha dato un contributo determinante l’Archivio comunale della memoria locale, oltre a Maria Paola Oriani – verrà inaugurata sabato 13 luglio alle ore 18.30 nella sala polifunzionale del Lido di Mandello e rimarrà allestita fino a sabato 27. Potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 21.
Le opere esposte illustreranno un secolo di storia: quella della Moto Guzzi da un lato e quella di Mandello dall’altro. Due storie diverse, ma che al tempo stesso si legano indissolubilmente appunto da quasi 100 anni. Mandello, splendido contesto tra lago e monti, è del resto divenuto famoso nel mondo proprio grazie alla Guzzi, che lì ha voluto mettere le proprie radici grazie all’intuito e alla volontà del suo fondatore Carlo Guzzi e della famiglia Parodi.
La cornice mandellese farà dunque da sfondo alla mostra, sia sul piano storico sia su quello materiale. “È un connubio tra città e fabbrica – spiegano i promotori dell’evento – reinterpretato sulla tavola da Jacopo Ghislanzoni, che vi riflette in modo originale e sperimentale. Il registro usato dall’artista è la sua consolidata tecnica mista, dal copioso utilizzo di colore: quasi tentativi di pittura con acrilici su carta fotografica e carta comune, che oggi trovano la loro espressione sul supporto ligneo”.
“I colori decisi, in cui il nero occupa un posto di rilievo – aggiungono – sono esaltati dall’uso di pennarelli indelebili con cui l’artista rimarca spesso i tratti e i particolari che vuol fare emergere dallo sfondo fotografico in bianco e nero. Le emozionanti immagini d’epoca utilizzate giungono dall’Archivio storico e dai ricordi personali di Alis, figlia dell’indimenticato Duilio Agostini, celebre pilota collaudatore, ben noto al pubblico mandellese”.
Le immagini che saranno esposte da sabato 13 al Lido, scelte accuratamente dall’artista, raccontano la gloriosa storia della casa dell’Aquila, fatta di episodi e personaggi (dal “diavolo nero” Omobono Tenni all’ingegner Giulio Cesare Carcano fino a Gianfranco “Guaro” Guareschi, che ha portato il titolo di Daytona sulle sponde del lago), di luoghi simbolo e di modelli prodotti nel corso di vari decenni (dalla G.P. Normale alla California 1400 del 2013, le otto cilindri delle grandi vittorie o la V11 Rosso Mandello).
Ospite della mostra sarà l’artista comasco Fabrizio Musa, presente con due opere contraddistinte dall’inconfondibile impronta personale “.txt”: la prima, un ritratto eseguito in acrilico su legno del noto attore scozzese Ewan McGregor, testimonial ufficiale Guzzi per il nuovo modello California 1400, e una seconda su tela raffigurante un modello della Casa dell’Aquila del 1939 appartenente a un appassionato collezionista.
Jacopo Ghislanzoni si inserisce da autodidatta nel panorama artistico contemporaneo con una pittura figurativa caratterizzata dalla continua sperimentazione, sempre innovativa, della tecnica. Spiccata è la predilezione per acrilici e collage, inseriti in uno stile grafico spesso pop e quasi fumettistico.
Il ricavato della mostra mandellese sarà devoluto all’associazione “La casa sul pozzo” di Lecco. “Un motivo in più – sottolineano i promotori – per visitare la rassegna espositiva e ammirare questa innovativa sintesi tra arte e motori”.