MANDELLO – Una dedica scaturita dal cuore prima ancora che dalle labbra: “Questo record è per mio figlio Nicola che non c’è più, per mia moglie Angela che mi è sempre stata vicina e per tutti quelli che mi hanno sempre seguito. Ed è un record che appartiene anche a tutti i mandellesi”.
Leo Callone ha appena tagliato il traguardo che gli vale la conquista di un record mondiale di assoluto prestigio: 100.000 chilometri a nuoto (e cento milioni di bracciate) in cinquant’anni di carriera.
Sono quasi le 10 quando il “caimano del Lario”, classe 1945, raggiunge a nuoto Mandello, esce dall’acqua e abbraccia Valeria Vergani (che l’ha affiancato nell’ultimo tratto dei 1.500 metri che separano la sponda di Onno appunto da quella mandellese) e Antonio Rossi, che su una tavola a vela ha seguito da vicino l’intera traversata. La sfida è vinta. Callone si guarda attorno, vede la moglie e le va incontro per abbracciarla e darle un bacio. Angela ha tra le mani un grande cartello. C’è la foto di Leo dopo una delle sue numerose imprese natatorie e, accanto a lui, il figlio. Appena sotto, una scritta: “100.000 chilometri a nuoto sempre al tuo fianco. Sei fantastico, papi! Ti voglio bene, tuo Nicola”.
E’ commosso, il “caimano del Lario”, ma trova lo stesso le parole per ringraziare nuovamente chi l’ha incoraggiato anche nei momenti difficili e per invitare tutti ad avvicinarsi allo sport. “Ciò che più conta è divertirsi – afferma – e se poi arrivano anche i risultati tanto meglio…”.
La gente applaude, chi può gli si avvicina per stringergli la mano e complimentarsi con lui di persona. “Ho nuotato bene – dice ancora a chi gli chiede com’è andata la traversata – e sono contento, anche perché da tempo non mi allenavo più nel lago. L’acqua era piuttosto fredda, ma non ho avuto problemi”.
E’ il tempo dei riconoscimenti, dunque. E allora ecco l’assessore al Turismo di Mandello, Luciano Benigni, mettergli al collo la medaglia. “E’ il dono dell’amministrazione comunale e idealmente di tutta Mandello – gli dice – per la tua splendida carriera, per il tuo coraggio e la tua abnegazione”.
Callone stringe la medaglia e la osserva compiaciuto. Poi arrivano altre strette di mano, altri flash, altri complimenti e altri applausi. E’ il tuo giorno, “caimano del Lario”. Perché lassù anche Nicola sta applaudendo e gridando: “Sei fantastico, papi!”.