Ciclopista, lavori fermi: un corteo di protesta sulla SS36

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ABBADIA – Un corteo da Abbadia Lariana fino a Pradello per dare la sveglia all’Anas e all’azienda Aedas che ha vinto l’appalto per la realizzazione della pista ciclopedonale che collegherà il comune lariano con il capoluogo di provincia.

Alla regia del moto di sensibilizzazione c’è il consigliere provinciale tra le fila del PD Rocco Cardamone già sindaco di Abbadia Lariana, che per prima cosa vuole puntualizzare come: “Non si tratta di un’iniziativa di partito. Vorrei che questo aspetto sia chiaro a tutti fin da subito. La ciclopista non è un capriccio, ma una necessità impellente per la quale è bene che tutti si uniscano affinchè quest’opera imporntante vengga realizzata e consegnata ai cittadini al più presto”.

Cardamone viene poi subito al dunque: “Con il corteo fissato per sabato 21 settembre, non intendiamo bloccare il traffico e creare disagi, ma dimostrare che chiunque voglia andare da Abbadia a Lecco o viceversa deve per forza di cose utilizzare la Statale 36 e quindi la ciclopista diventa una struttura fondamentale per tutti coloro che vogliono utilizzare un mezzo alternativo all’auto, che siano le proprie gambe, la bicicletta, l’asino o il calesse”.

Poi Cardamone prosegue: “Per chi non lo sapesse ci sono 8 milioni e mezzo di euro già stanziati, un progetto approvato, i lavori appaltati e già iniziati, ma ormai da mesi il cantiere è fermo. In periodo in cui le Amministrazioni fanno fatica ad avere finanziamenti e il Patto di Stabilità rende la vita sempre più difficile noi stiamo vivendo un vero e proprio scandalo. Se poi si pensa che dopo la Lecco – Bergamo in termini di costi questa è la seconda opera più grande di tutta la Provincia la cosa è preoccupante. Per questo motivo vorrei coinvolgere nella protesta del 21 settembre tutte le società e le associazioni ciclistiche, tutte le forze politiche, i cittadini affinchè si levi un unica voce”.

Cardamone non ripone grande fiducia nei tempi di realizzazione, ma fissa un termine oltre il quale non si deve andare: “La pista ciclopedonale – spiega – dovrà essere pronta e in funzione entro il 2015 ovvero entro l’Expo”.

Poi non manca di scoccare una freccia verso l’azienda che si è aggiudicata l’appalto dei lavori: “I contratti non bisogno solo firmali, vanno onorati e i lavori svolti sencodo il cronoprogramma. Il 21 mattina ci faremo sentire, con un’azione di sensibilizzazione forte e clamorosa richiamando l’Anas affinchè questa importantissima opera venga realizzata al più presto”.

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