PARLASCO – Con una libera interpretazione della Turandot di Puccini, o per meglio dire una rielaborazione della fiaba di Carlo Gozzi, portata in scena dalla compagnia milanese “SpettacoloSenzaMura”, (ensemble teatrale di commedia, acrobatica e arti di strada), si è conclusa la Sagra del Cacciatore di Parlasco.
La geniale sceneggiatura scritta, diretta ed interpretata dagli stessi autori, Luca Di Martino e Tommy Pagliarini racconta, in chiave del tutto nuova ed originale, la storia dei tre enigmi ideati dalla principessa Turandot (Cristina Berti) per scegliere lo sposo, ovvero per decapitare il pretendente.
Il fantasioso e coinvolgente arrangiamento ha coinvolto il folto pubblico presente (più di 300 persone secondo gli organizzatori) tanto da partecipare direttamente allo spettacolo suggerendone le battute e la trama. Nuova invenzione di successo è sicuramente il personaggio dell’acrobatica serva “Adelma”, magistralmente interpretata dalla danzatrice lecchese Marta Ventura, diplomata alla scuola d’arte “Paolo Grassi” di Milano.
La kermesse, che per due giorni ha proposto svariate attività ludiche e culturali, dall’esibizione di cani da ferma alla visita guidata agli affreschi e alla Chiesa di S. Antonio Abate, dall’esibizione di arti marziali per difesa ai pranzi e cene con polenta e selvaggina, ha notevolmente impegnato istituzioni e associazioni di Parlasco (uno dei più piccoli comuni d’Italia, 143 anime), nell’impeccabile organizzazione di tutti gli eventi.