“Senso unico in uscita dal ponte Vecchio” ma ora è la guerra

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LECCO – “Fumata nera”, anzi nerissima, dopo il vertice convocato dall’Amministrazione comunale di Lecco nella mattinata di venerdì per presentare la sua soluzione alla questione del ponte Vecchio: nessun accordo è stato infatti trovato con la Provincia ed anche Pescate si prepara ora allo scontro frontale con il capoluogo.

La soluzione “definitiva” annunciata dal vicesindaco di Lecco, Vittorio Campione, non ha infatti trovato la condivisione dei suoi interlocutori:

Ho ribadito che l’unica alternativa valida è il senso unico in uscita da Lecco – ha spiegato Campione – con l’istituzione dell’obbligo di svolta a destra verso Malgrate e una rotonda da realizzare tra il ponte Vecchio e il ponte Kennedy. Questo permetterà di eliminare il semaforo di acceso al ponte per quanti arrivano da Pescate, che è sempre stato causa di code, e la rotatoria renderà possibile tornare verso Pescate per quanti escono dalla città”.

Una misura che l’amministrazione intenderebbe istituire un paio di settimane prima dell’inizio delle scuole, forse già a partire dal 26 di agosto.

“Quando saranno ripristinate le passerelle per i pedoni allora sarà possibile ripristinare anche il doppio senso sul ponte – ha proseguito il vicesindaco – Purtroppo non è una situazione che dipende da noi e a nostro modo di vedere non c’è altra alternativa”.

Ma la scelta di Lecco ha rotto definitivamente la possibilità di accordo con la Provincia, da sempre contraria al senso unico:

“Riteniamo non sia stata valutato l’impatto su tutta viabilità da Malgrate ad Olginate e il disastro che si provocherà nei prossimi mesi – denuncia Simonetti – Mi riservo quindi sulla possibilità di partecipare a nuovi incontri, vista l’unilateralità della decisione, e con il presidente Nava valuteremo quali provvedimenti prendere nel caso Lecco proceda per la sua strada”.

Stessa posizione per il sindaco di Pescate, Dante De Capitani, che ha annunciato di voler interpellare prefetto e questore sulla vicenda:

“Da Lecco è arrivata una proposta che non sta né in cielo né in terra – ha commentato – chiudendo l’ingresso al ponte Vecchio il traffico incrementerà sul ponte Manzoni, portando il caos a Pescate. Da anni siamo impegnati in campagne sulla sicurezza stradale e non vogliamo che scelte univoche di un comune si ripercuotano sul nostro. Inoltre, recentemente si è parlato della “Grande Lecco” e questo non mi sembra un grande inizio”.

Simonetti e De Capitani concordano sul ripristino del doppio senso di marcia e la deviazione dei pedoni dal ponte Azzone Visconti al Kennedy. Nel mezzo c’è Malgrate:

Qualsiasi soluzione si scelga – ha sottolineato il sindaco Gianni Codega per noi è fondamentale che si realizzi la rotatoria nei pressi del ponte, perché permetterebbe di eliminare i semafori e snellire il traffico”.

Un rodò che Codega punta a realizzare all’imbocco del ponte e non nell’area antistante all’azienda Paccanelli, delineata invece dal Comune di Lecco,  per evitare di dover eliminare parcheggi e di arrecare problemi all’attività della stessa Paccanelli; una rotonda da realizzare prima che Lecco istituisca il senso unico in uscita dalla città.

Nel frattempo è scattata anche la “guerra dei numeri” tra l’Amministrazione di Lecco e la Provincia riguardo al traffico pedonale sul ponte Vecchio: se il vicesindaco Campione riferiva del passaggio di 500 pedoni e bici in circa 5 ore di monitoraggio dei tecnici comunali, Simonetti parla invece di 310 passaggi in 9 ore di verifiche e l’estate lecchese non è ancora terminata.