Rapina alla gioielleria Pozzoni: il racconto del titolare

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LECCO – Malviventi di nuovo in azione alla gioielleria Pozzoni di Corso Martiri. Secondo le informazioni raccolte, due individui hanno agito in tarda mattinata, per poi darsi alla fuga sorpresi dal padre,ย  titolare dellโ€™esercizio commerciale, e dal figlio 27enne che ha tentato invano di inseguirli a bordo di un auto.

Lanciato l’allarme, sulle loro tracce si sono messi immediatamente i carabinieri che sono riusciti a rintracciarli in Brianza, precisamente in localitร  Vaccarezza di Brivio, lungo via Como. Lรฌ la coppia, ha abbandonato la Lancia Y grigia utilizzata per fuggire (forse anchโ€™essa provento di furto) per scappare a piedi nei boschi.

Eโ€™ partita quindi la caccia allโ€™uomo, coordinata dal capitano dei carabinieri della Compagnia di Merate, Giorgio Santacroce, con lโ€™utilizzo anche di un elicottero dellโ€™Arma e successivamente dellโ€™unitร  cinofili. Fino al tardo pomeriggio di sabato, perรฒ, i malviventi sono riusciti a far perdere le loro tracce.

Nellโ€™auto, sequestrata dai carabinieri di Lecco,ย  รจ stata perรฒ ritrovata la refurtiva (diverse collane sottratte alla gioielleria) che verrร  poi restituita ai legittimi proprietari.

La gioielleria di Corso Martiri era giร  stata bersaglio di una violenta rapina nel marzo scorso, durante la quale il titolare Mauro Pozzoni era stato malmenato pesantemente e accoltellato dai malviventi (vedi articolo precedente).

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IL RACCONTO DEL TITOLARE

โ€œUna prima persona ha suonato alla porta, ho aperto e mi ha chiesto di vedere delle collane. Stavo mettendone alcune sul bancone quando il campanello รจ suonato di nuovo e giusto il tempo di andare ad aprire, questo si รจ preso tutto il mazzo ed รจ fuggito in compagnia del complice. Fuori li attendeva unโ€™auto giร  in motoโ€ .

Eโ€™ Mauro Pozzoni, titolare dellโ€™omonima gioielleria in corso Martiri, a riferire quanto successo nella prima mattinata di sabato: la seconda rapina subita, dopo lโ€™efferato e brutale pestaggio del marzo scorso, quando in tre fecero irruzione nel locale, derubandolo e accoltellandolo.

Una bruttissima esperienza vissuta per il 56enne, residente in cittร , che fu costretto al ricovero ospedaliero per quattro costole incrinate, un taglio sulla coscia e diverse contusioni. Questa volta, fortunatamente, non vi รจ stata alcuna violenza da parte dei malviventi, ma Pozzoni non nasconde la paura:

โ€œForse mi stavano tenendo dโ€™occhio โ€“ spiega visibilmente scosso dallโ€™accaduto โ€“ le mie difese sono quelle che sono ed รจ un caso che oggi con me ci fosse mio figlioโ€.

La potente caccia allโ€™uomo messa in atto dai militari almeno per ora non รจ riuscita a consegnare alla giustizia i due farabutti. Per la rapina di marzo, invece, dopo alcune settimane solo uno dei tre rapinatori sudamericani รจ stato arrestato e non senza una difficile ricerca compiuta dai carabinieri. La speranza รจ quindi che anche gli autori di questโ€™ultimo gesto possano essere fermati. Ma lโ€™amarezza รจ tanta:

โ€œSpesso ci si chiede se vale la pena continuareโ€ conclude rammaricato Pozzoni. Dalla sua parte puรฒ perรฒ contare sulla solidarietร  dei tanti lecchesi che giร  in passato gli avevano espresso la propria vicinanza.