Basket. Lierna e Mandello: bene così!

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LECCO – Niente da fare ancora per una Calolzio decimata dagli infortuni. Olginate perde con Cermenate e Pescate viene asfaltata a Dalmine. Lierna e Mandello mettono in cascina due punti preziosi.

Calolziocorte. Tra acciacchi e infortuni, l’infermeria di Calolzio è restia a svuotarsi e questo complica di molto il lavoro di coach Bertari. La partita in casa contro Pisogne – a pari punti in classifica – sarebbe da vincere a tutti i costi. Il piano è quello di fermare l’esperto bomber Acquaviva, e ha funzionato. Quello che non ha funzionato è stato lo strapotere sotto i tabelloni degli avversari che, sfruttando il bruto d’area Olivieri – 20 punti e 9/11 dal campo – hanno dominato nel pitturato.

La squadra lecchese, guidata dall’energia di Paduano, ha lottato fin quasi a fine partita, raggiungendo il -4 a pochi minuti dalla fine. Le rotazioni accorciate però sono state ancora una volta esiziali, con un calo di energie evidente nel finale che ha permesso a Pisogne di vincere 61-71 ed espugnare il PalaRavasio.

Olginate. Prima sconfitta sul campo – dopo la vergognosa faccenda dello 0-20 a tavolino con Cusano – per la NP Olginate. A sbancare il PalaRavasio è una Cermenate tonica e concentrata, capace di girare il match a proprio favore con un parziale di 13-0 nei primi cinque minuti del terzo quarto.

Per tutto il primo tempo la partita è stata molto combattuta e nessuna delle due squadre è riuscita a prendere il sopravvento. La fuga di Olginate sul 23-16 – capitalizzando un parziale di 7-1 grazie all’antisportivo su Casati – è un fuoco di paglia e al riposo i lecchesi sono avanti 30-27.

Il parziale buono è quello già citato, grazie all’abilità di coach Montini di proporre nella ripresa una formazione molto diversa, più corta e aggressiva. La NPO non riesce a reagire e giunge solo a conquistare un -7 nell’ultimo quarto. Purtroppo un finale inconsueto permette a Cermenate di allungare ulteriormente e chiudere il match con un pesante 51-66.

“Abbiamo iniziato bene l’incontro con un primo tempo sempre avanti. Nel secondo loro ci hanno aggredito e noi abbiamo fatto troppi errori, penalizzati anche da qualche decisione arbitrale affrettata. Cermenate ha comunque vinto meritatamente, dimostrando di aver interpretato meglio le varie fasi dell’incontro.” il commendo di coach Marzio Puglisi.

Lierna. Back to back di vittorie per la Pol. Lierna di coach Colombo che, con grande caparbietà difende le mure amiche dall’assalto di Lesmo.

Il piano partita dei lariani è sempre il solito: appoggiare il gioco su Castoldi. Il centro lecchese però non è in serata di grazia e allora coach Colombo può sfoderare dalla faretra la sua nuova freccia Guy Kaho. Il colored – 17 punti a fine serata – e un pimpante Smaniotto riescono a controbattere all’aggressività di Lesmo, che va al riposo in vantaggio di sei punti.

L’episodio decisivo della ripresa è la scelta del coach ospite di passare a zona. I tiratori lecchesi puniscono gli avversari con tre triple consecutive – Smaniotto, Kaho e Cassanmagnago – e costruiscono il break fondamentale che difenderanno sino alla fine. Il punteggio finale vede Lierna vincere 69-63.

Mandello. Nonostante un Fagetti da soli 2 punti, Mandello riesce a espugnare il campo dei Rinhos di Robbiate e ad abbandonare l’ultima posizione in classifica. La squadra lariana ha vinto il match sfruttando l’applicazione difensiva e sopperendo a una giornata in cui il solo Fabio Panzeri – 21 punti – ha mostrato appieno il suo potenziale offensivo.

I ragazzi di Pogliaghi sono andati al riposo lungo con cinque punti di vantaggio e ne hanno mantenuti tre alla fine del terzo quarto. Robbiate ha impattato la partita a 50′ dalla fine e solo un’invenzione di Motta ha permesso a Mandello di segnare il canestro del 52-54, lasciando ai locali il tempo di un’ultima azione. La grande difesa degli arancioblu ha costretto i Rinhos a un tiraccio da tre allo scadere che non ha preso nemmeno il ferro.

Pescate. Non basta la buona volontà a Pescate per tornare a casa da Dalmine con due punti in più in classifica. I lecchesi non hanno nel roster giocatori adatti a fermare le due torri d’ebano di oltre due metri che i locali possono mettere in campo. La partita dura solo il primo quarto, che Pescate chiude sotto di soli tre punti, ma già a metà partita il divario si è dilatato sino al 37-21.

Nella ripresa coach Motta prova a dare una scossa ai suoi con qualche variazione difensiva ma è tutto inutile: la mano bollente di Locatelli – 6/6 da oltre l’arco – consente a Dalmine di vincere comodamente per 63-43.