Manifesti “shock” in città per ricordare i morti delle Foibe

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LECCO – Manifesti che raccontano, attraverso la crudezza delle immagini, cosa fu la tragedia delle foibe. Ad affiggerli sul Lungolago, in occasione del Giorno del ricordo, è stata CasaPound Italia, per ricordare la ricorrenza del 10 febbraio, nella quale si commemora il sacrificio di migliaia di italiani uccisi nell’ambito di quella che, come sottolinea il movimento, fu una vera e propria pulizia etnica da parte dei partigiani titini.

“Sono passati dieci anni dall’istituzione del Giorno del ricordo e, come accaduto in diverse città della Lombardia, ancora assistiamo a meschini tentativi di negazionismo e revisionismo. L’esodo e i massacri delle foibe – si legge in una nota di Cpi – furono un crimine contro il nostro popolo. Ormai è una realtà storicamente accertata, eppure c’è ancora chi si ostina a negarlo per ragioni ideologiche”.

“A queste persone che insultano la memoria delle vittime, la storia d’Italia e l’appartenenza alla nostra comunità nazionale – si legge ancora – rispondiamo non immagini che danno la misura di cosa avvenne davvero nell’immediato dopo guerra. Pensiamo che questo sia il primo, dovuto omaggio alle vittime: salvaguardare la memoria del loro sacrificio, respingendo ogni tentativo di ricacciarle nel dimenticatoio dove per decenni sono state relegate da istituzioni pavide e apparati della sinistra, per i quali il buon nome dell’ ideologia valeva più della vita di migliaia di italiani”.

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