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LECCO – “Io la pizza preferisco mangiarla tra amici e la politica farla tra la gente e nelle sedi di partito”. E’ la replica del presidente della Provincia, Daniele Nava, che segue alla “pizzata” di mercoledì che seduti allo stesso tavolo i vertici provinciali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia.
Un incontro in un locale sul viale Turati che, dalle indiscrezioni emerse, avrebbe riunito i principali partiti dell’area di centro destra in vista delle prossime amministrative. Una riunione alla quale il Nuovo Centrodestra, capitanato dallo stesso presidente Nava e dal consigliere regionale Mauro Piazza, non sarebbe stata invitata.
Uno “smacco” ben poco gradito dalla neo formazione, nata dalla scissione degli ex PDL che non hanno abbracciato il ritorno a Forza Italia, e che lascia intendere quanto siano ancora forti le tensioni con l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, ritenuta l’organizzatrice del meeting in pizzeria.
“Qualsiasi persona che capisce di politica, se vuole costruire l’alleanza sa deve sedersi al tavolo con tutti e quindi con noi – prosegue Nava – per quel che ci riguarda contiamo un centinaio abbondante di amministratori uscenti e 18 sindaci che stanno già lavorando sul proprio territorio per prepararsi alle amministrative. Direi che a livello numerico siamo i più forti sul territorio”.
Un concetto ribadito anche dal consigliere regionale Mauro Piazza che venerdì si è confrontato con il commissario provinciale della Lega, Giulio De Capitani:
“Con alcuni mangiar la pizza sarebbe troppo ma per costruire un centro destra competitivo serve concretezza – sottolinea Piazza – Le amministrative non si preparano nelle stanze segrete o in pizzeria, ma stando sul territorio e capendo quali sono i problemi dei cittadini”.
Da Fratelli d’Italia, il consigliere comunale Giacomo Zamperini, uno dei commensali alla oramai nota “pizzata”, smorza le polemiche: “E’ importante che tutti collaborino per affermare il centro destra nei comuni lecchesi e non bisogna anteporre a questo le antipatie personali. Gli eventi del recente passato ci dovrebbero insegnare che separati non si vice”.
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