Il PD sospende Rusconi e su Palermo: “Un grave errore”

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Fausto Crimella

Cazzaniga - Crimella - Longoni

LECCO – C’è il PD nell’occhio del ciclone dell’inchiesta dell’antimafia di Milano che ha portato all’arresto del primo cittadino di Valmadrera, Marco Rusconi, e del consigliere del Comune di Lecco, Ernesto Palermo: da una parte un sindaco democratico finito in manette con l’accusa di aver intascato una tangente da 10 mila euro per la concessione dell’area del Lido di Paré, dall’altra un consigliere comunale considerato dagli inquirenti come l’uomo di riferimento del clan dei Trovato ed eletto nel 2010 nella lista del PD.

Ernesto Palermo
Ernesto Palermo

Voti,  64 quelli portati da Palermo, che, come accusa Qui Lecco Libera, avrebbero  garantito al sindaco Brivio di evitare il ballottaggio con l’allora sfidante, l’ex ministro Roberto Castelli. “Voti della famiglia Trovato”  come avrebbe riferito lo stesso consigliere comunale intercettato dalle forze dell’ordine.

“Nel 2009 è stata fatta una valutazione sbagliata, è stata inserita questa persona in virtù di scelte e opportunità politiche che allora potevano sembrare opportune – spiega il segretario provinciale, Fausto Crimella –  da sottolineare che pochi mesi dopo, per incompatibilità con altri membri del partito, Palermo aveva creato un gruppo misto. Altre faccende le abbiamo apprese in queste ultime ore. In ogni caso  non credo che attività svolta dal consigliere Palermo possa aver influito sulle scelte dell’amministrazione e so che il sindaco Brivio farà della trasparenza il suo punto fermo”.

Il sindaco Rusconi
Il sindaco Rusconi

Un caso che “scotta” e che rischia di bruciare il Partito Democratico lecchese che in una conferenza stampa, giovedì mattina, ha voluto chiarire la sua posizione:

“Quando si compongono liste arrivano tante segnalazioni  – ha proseguito Crimella –  Ernesto Palermo non è mai stato iscritto al PD, non ha mai fatto vita di partito, noi però non candidiamo solo iscritti al PD ma chi condivide un percorso e un programma.  Evidentemente è stata fatta una valutazione che si è dimostrata sbagliata. Un errore gravissimo e in futuro dovrà esserci maggiore attenzione perché casi simili non si ripetano”.

Sospeso dal partito invece il sindaco Rusconi: “Una sospensione cautelare doverosa” ha commentato Crimella durante la conferenza stampa indetta giovedì mattina, nella quale è stato affiancato da Marco Longoni e Stefano Cazzaniga.

“Non avendo preso visione degli atti ufficiali dell’inchiesta e dell’ordinanza custodia cautelare per ora evitiamo commenti sulla questione giudiziaria – ha proseguito Crimella – Rimaniamo in attesa della conclusione dell’inchiesta e, speriamo in tempi brevi, che si faccia maggiore chiarezza su accaduto. Precisiamo che Marco Rusconi, a differenza degli altri arrestati, non risulta accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso. L’accusa è di corruzione, un reato che riteniamo gravissimo per un amministratore”.

Un arresto, quello di Rusconi, che nessuno nel partito si sarebbe mai aspettato: “Lo stupore del PD per il suo coinvolgimento è dettato, in particolare, dal giudizio unanime sul buon operato del lavoro da lui svolto in questi anni di attività amministrativa, riconosciuto da chiunque abbia avuto occasione di confrontarsi o collaborare con lui”.

Il segretario non ha nascosto quanto la situazione sia difficile per il partito che però ora vuole reagire e che ieri si è ritrovato nella propria sede di via Parini: “ Il PD in provincia di Lecco è molto ben rappresentato da amministratori, sindaci, consiglieri ed esponenti che della legalità e della lotta alla mafia hanno fatto la loro bandiera. Sono gli stessi che oggi più che mai motivano la nostra federazione provinciale a continuare a parlare di legalità”.

Sulla possibilità che il consiglio comunale di Lecco possa venir sciolto per infiltrazione mafiosa, alla luce anche dell’interrogazione mossa dal senatore leghista Arrigoni al ministro Alfano, Crimella spiega: “Stiamo parlando di un solo consigliere su 40 che è rimasto coinvolto nell’inchiesta, in ogni caso il ministero farà le sue valutazione. Su Valmadrera non credo abbia senso una decisione simile ad un mese dal voto”.