LECCO – “Non si fa retorica quando diciamo che le persone come Giorgio hanno lasciato un segno tangibile nella comunità e nelle persone che lo conoscevano”.
E’ il sindaco di Lecco, Virginio Brivio ad aprire la cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato a Giorgio Combi, volontario 60enne di Bonacina scomparso tragicamente nel 2002 mentre era impegnato in un’operazione antincendio sul Monte Due Mani. In sua memoria è stata realizzata una lapide posizionata nei pressi del parcheggio della parrocchia del Sacro Cure, parcheggio che da sabato mattina porta il nome di Combi.
“Con questo monumento, che coincide con la dedica del parcheggio – ha spiegato il sindaco Brivio – vogliamo rendere omaggio alla vita e al gesto di generosità compiuto da Combi, che è stato un uomo amico della montagna che, fino all’ultimo, ha dedicato la sua esistenza agli altri attraverso l’associazionismo, la parrocchia, il volontariato, senza dimenticare i famigliari e gli amici. L’intitolazione del parcheggio vuole aggiungersi alla dedicazione del sentiero “Percorso Giorgio Combi”, inaugurato alcuni anni fa dall’A.P.E. di Lecco e che congiunge Bonacina a Camposecco, sopra Maggianico. La sua testimonianza è un esempio per tutta la città di Lecco”.

Giorgio Combi è nato a Moggio il 10 febbraio 1941, trasferendosi a Bonacina in tenera età. Metalmeccanico, con la passione per la montagna e la fotografia, sposato con Enrica Corti e padre di due figlie, Antonella e Lara, dopo il pensionamento nel 1996 si è iscritto all’ A.P.E. di Lecco (Associazione Proletari Escursionisti), partecipando a tutte le sue attività.
E’ diventato poi volontario dell’associazione Mondo Giusto ed è entrato, infine, a far parte della Squadra Antincendio Boschivi, compiendo numerosi interventi. Proprio durante una di queste operazioni, nel 3 gennaio 2002, è rimasto vittima di una caduta in un canale. Per le sue nobili gesta, nel dicembre dello stesso anno, è stato insignito dal Comune di Lecco della Medaglia d’oro “alla Memoria”.
In tanti sabato mattina hanno voluto rendergli omaggio partecipando alla cerimonia: altri volontari come lui, rappresentanti dell’amministrazione comunale come l’assessore Francesca Rota e il consigliere comunale Viviana Parisi, e cittadini comuni che si sono stretti alla vedova e ai famigliari in un momento di ricordo. Alle nipotine di Combi il compito di svelare il monumento dedicato al proprio nonno.
“Giorgio era una persona ben voluta da tutti, io lo voglio ricordare con gioia perché lui era una gioia, sempre disponibile e con un entusiasmo unico – ha sottolineato Flavia Colombo, segretaria dell’APE e nipote di Combi – Non amava stare al centro dell’attenzione ma questo suo nascondersi non gli ha impedito di diventare una persona importantissima per ogni gruppo e per ogni comunità dove ha collaborato”.
A ricordarlo è anche lo scrittore e mariologo Adriano Stasi: “Ricordo con umiltà un uomo buono, generoso e sensibile, un carissimo amico”.

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