LECCO – Un’interrogazione per chiedere al Governo come intende tutelare le forze dell’ordine a seguito della continua ondata migratoria che colpisce il nostro Paese è stata presentata settimana scorsa da Paolo Arrigoni. L’iniziativa del Senatore della Lega Nord segue a stretto giro quanto denunciato dagli agenti della Questura di Lecco – e ammesso anche dal Questore Alberto Francini – sui rischi e sulle difficoltà ad operare che le forze dell’ordine incontrano rispetto agli arrivi e alla gestione dei sedicenti profughi.
Arrigoni chiede, al ministro dell’Interno Alfano e alla collega della Salute Lorenzin, “quali misure il ministero della Salute abbia assunto per ridurre il rischio di contagio nel personale in servizio presso le Questure, se siano state previste vaccinazioni o altre misure, quali provvedimenti il ministro dell’Interno intenda garantire perché gli agenti possano operare senza essere sottoposti a rischi eccessivi”.
Arrigoni ricorda i numeri del problema: “A un anno dall’avvio di Mare Nostrum (3 ottobre 2013) altro che effetto deterrente per immigrati e scafisti! Da inizio 2014 quasi 150.000 sbarchi (alla data odierna siamo a quasi quattro volte rispetto all’intero 2013) e – nell’indifferenza generale – circa 3.000 morti, come denunciato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, con costi di diversi miliardi di euro, improponibili per l’Italia alle prese con una grave crisi economica”.
Nello specifico del territorio lecchese, oggi sono ancora presenti circa 200 immigrati richiedenti protezione, con un costo per la sola accoglienza di oltre 250.000 euro/mese, in molti casi collocati senza preavviso ai sindaci.
Arrigoni non risparmia critiche all’operazione: “Mare Nostrum non salva vite! Piuttosto rappresenta un’operazione che facilita l’attraversata in sicurezza del Mediterraneo per giungere in Italia, unico paese europeo che non attua i respingimenti ed è lasciato solo dagli altri stati”. Oltre a ciò “incentiva gli scafisti spregiudicati che impiegano carrette del mare e così aumenta i rischi per gli immigrati”. Il Senatore leghista individua la soluzione: “Mare Nostrum è un’operazione demenziale che deve essere interrotta, impiegando i mezzi navali per bloccare le partenze e utilizzando piuttosto una parte dei soldi per interventi di aiuto nei paesi di partenza, con progetti di cooperazione internazionale”.