Mariani alla Lega: “Un comportamento inaccettabile”

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Riccardo Mariani, sindaco di Mandello, torna a intervenire sull'acqua pubblica e replica a Fabiola Bertassi, segretario cittadino della Lega Nord.
Riccardo Mariani, sindaco di Mandello, torna a intervenire sull’acqua pubblica e replica a Fabiola Bertassi, segretario cittadino della Lega Nord.

MANDELLO – “La Bertassi, come sempre del resto, ha poche idee e ben confuse e sulla vicenda del servizio idrico provinciale strumentalizza e mistifica la realtà in modo inaccettabile”. Il sindaco di Mandello ce l’ha con il segretario cittadino della Lega Nord, che in questi ultimi giorni aveva criticato apertamente Riccardo Mariani a proposito del suo operato appunto in materia di gestione dell’acqua pubblica.

Fabiola Bertassi, dal 2013 alla guida dei “lumbard” mandellesi, contestava in particolare il mancato accordo indispensabile per dar vita a una società, o azienda speciale, tra i comuni del Lecchese per l’erogazione del servizio idrico.

“Il sindaco di Mandello – aveva detto – ha invece partecipato prima come fautore quindi, alla bisogna, come oppositore e oggi come sostenitore di scissioni e fusioni costate ai cittadini anche in analisi e perizie, per poi lasciare nelle mani di privati, e non degli enti pubblici, il servizio idrico della provincia di Lecco”.

Ma la replica di Riccardo Mariani è immediata. “Tutti sanno, tranne la segretaria mandellese della Lega Nord – afferma il sindaco – che la gestione dell’acqua in provincia di Lecco è saldamente in mano pubblica, cioè dei Comuni soci, e che gli statuti delle società pubbliche lecchesi impediscono ogni tipo di cessione delle quote societarie a privati. Quindi la Bertassi quando dice che si lascia il servizio idrico “nelle mani di privati” compie un’operazione di gravissima falsa comunicazione. Ma non si accontenta di questo e addirittura mischia e confonde, in modo magistrale direi, la questione degli utili di Lario Reti con le perdite di Idrolario, legando infine il tutto all’aumento delle bollette. Una cosa pazzesca”.

Nella sua nota il segretario leghista si soffermava in effetti anche sul fatto che tra il 2004 e il 2007 il costo del servizio idrico a carico dell’utente fosse triplicato. Ma anche su questo punto Mariani è esplicito. “La tariffa idrica – spiega – è aumentata da anni e le comunità, compresa la nostra, sono state informate a suo tempo sulle ragioni legate alle normative nazionali e regionali che hanno determinato questo aumento, dovuto all’obbligo di garantire gli investimenti sul servizio idrico e per determinare un unico costo su tutto il territorio provinciale, considerato che prima c’erano fino a 80 tariffe diverse”.

Il tema dell'acqua pubblica continua a far discutere negli ambienti politici lecchesi.
Il tema dell’acqua pubblica continua a far discutere negli ambienti politici lecchesi.

Fabiola Bertassi accusava poi Mariani di avere votato a favore di un intervento che prevedeva l’assorbimento di Idrolario nella Idroservice di Lario reti holding, “manovra – osservava l’esponente leghista – contraria a quanto finora il primo cittadino di Mandello ha sempre sostenuto”. “Questa scelta – aggiungeva – non segue criteri di interesse pubblico, senza contare che la sua decisione non ha neppure sfiorato l’aula del consiglio comunale”.

Ma il sindaco di Mandello non ci sta e replica: “Ho già ampiamente e pubblicamente motivato le ragioni della mia decisione di votare a favore della cessione del ramo d’azienda di Idrolario a Idroservice, cessione poi non avvenuta per il  voto contrario soprattutto di Merate.  E l’ho fatto alla luce del sole, come sempre. Le posizioni che assunsi più di un anno fa a favore, addirittura, dell’azienda speciale costituirono semmai oggetto di una battaglia politica che persi insieme a pochi altri amministratori. Decisi poi di non consegnarmi a una sterile posizione di testimonianza politica, ma di dare il mio apporto concreto e costruttivo alle difficoltà incontrate nel comporre una proposta realistica in grado di dare una risposta seria ai problemi di Idrolario, soprattutto quelli di natura economico-finanziaria”.

Mariani ricorda quindi che “ Idrolario è in una situazione debitoria drammatica che mette in pericolo non soltanto la stessa società, ma anche il posto dei lavoratori interessati” e “mette in difficoltà i bilanci dei Comuni, ai quali non sono ancora stati restituiti tutti i soldi per le quote mutui anticipate per il 2013”.

“Per Mandello – sottolinea il sindaco – sono circa 400mila euro, a riprova degli importanti investimenti da noi effettuati sull’idrico in tutti questi anni. Non va dimenticata poi la necessità impellente di riprendere gli investimenti nell’idrico in modo sostenuto e continuato, considerata la lunga fase di stallo di questo periodo”.

Il sindaco specifica altresì che “la proposta che nell’ultima assemblea di Idrolario è stata votata da una larga maggioranza di Comuni soci avrebbe messo in sicurezza Idrolario e i suoi lavoratori, con la cessione del ramo d’azienda e dei debiti a Idroservice, che ha la capacità e le possibilità di far fronte agli impegni. Proprio questo atto avrebbe dato il via alla fase attuativa del disegno che deve portare Idroservice, società interamente controllata dagli enti pubblici, ad assumere la gestione del ciclo idrico”.

“Come si vede – sostiene sempre Mariani – nessun voltafaccia. Da parte mia c’è stata soltanto la considerazione della responsabilità di ogni sindaco verso il denaro pubblico e in particolare verso il bilancio del proprio Comune, responsabilità che mi assumo in toto come sempre, mettendoci la mia faccia. Il vero problema, adesso, non è quello che ha detto o fatto Mariani in qualità di sindaco di Mandello ma è cosa ne sarà di Idrolario, dei suoi lavoratori e dei debiti milionari che avremmo potuto aver già onorato”.

Quindi l’ultimo affondo al segretario leghista di Mandello: “Andrò a verificare le delibere consiliari del passato, ma a memoria non mi risulta che i consiglieri leghisti abbiano mai votato contro gli attuali assetti societari del servizio idrico così tanto contestati dalla segretaria mandellese della Lega Nord. Se così fosse confermato, il vero problema ce l’avrebbe Fabiola Bertassi al suo interno perché, per dirla alla leghista, non sarebbe nemmeno padrona… a casa sua”.